In pratica il jazz suonato con l'approccio garage; sulla carta una merda, nella realtà uno dei migliori dischi del 2020.

 King Khan infila 11 brani uno più centrato dell'altro, che ci svelano un lato sconosciuto del nostro, qui accreditato come incredibile polistrumentista.

King Khan sorprende con 'The Infinite Ones', un album che mescola jazz afrofuturistico e garage soul. Con la collaborazione di musicisti storici come Terry Allen, offre brani brevi e intensi, innovativi e accessibili anche ai nuovi ascoltatori. Un intrigante cambio di rotta per l'artista, riconosciuto per la sua presenza scenica vivace. Ascolta ora 'The Infinite Ones' e scopri il sorprendente lato jazz di King Khan!

 "La miscela assassina di noise rock, soul, industrial, R&B e delizie post punk suona nuovo come non mai, unico e volto a restare impresso."

 "Nella nostra musica il simbolismo del Vecchio Testamento si sovrappone al materialismo storico di Marx."

La recensione mette in luce l'originalità e la forza espressiva degli Algiers, gruppo indie di Atlanta che fonde post-punk, soul, gospel e industrial con testi impegnati. Dall'esordio fino a 'There Is No Year', la band costruisce un ponte tra musica e battaglie sociali, catturando l'ascoltatore con sonorità uniche e profonde riflessioni politiche. Il disco è definito potente, innovativo e necessario, capace di attraversare temi come razzismo, libertà e giustizia. Ascolta 'There Is No Year' e lasciati coinvolgere dall'energia e dall'impegno degli Algiers!

 Si può sbattere la bellezza oscura in faccia al mondo, così come se niente fosse?

 Un tremolante banjo di folle dolcezza, la voce sfanculata della solita stoned ballad.

Cleaning the Mirror di Pink Reason è un album intenso e unico, capace di unire atmosfere rarefatte e melodie disturbate in un viaggio musicale appassionante. Le ballate si alternano tra dolcezza e durezza, con strumenti insoliti come il banjo e il sax free che rendono il tutto magico e coinvolgente. L'opera colpisce per la sua capacità di trasfigurare la realtà in esperienze sonore irraccontabili e emozionanti. Ascolta ora Pink Reason e immergiti in atmosfere uniche e intense!

 "Questo è Sanremo 2021, un festival di musichette mentre fuori c'è la morte"

 "Mai un rock tirato è riuscito a vincere il festival di Sanremo, oggi è la prima volta nella storia."

La recensione analizza con tono ironico e pungente le cinque serate del Festival di Sanremo 2021. Vengono commentate le esibizioni dei cantanti, gli ospiti e i momenti più significativi, tra critiche e battute. L'autore celebra la storica vittoria rock dei Maneskin, mentre mette in luce pregi e difetti dell'edizione. Un racconto vivace, che mixa intrattenimento e analisi. Scopri tutti i retroscena di Sanremo 2021 con questa recensione unica!

 È dai tempi di Replicas dei Tubeway Army che non si ascoltava niente di simile!

 In Deep ci consegna un Dave Gahan laziale nuovo di zecca, con l’unica differenza che quest’ultimo preferisce la folta chioma al taglio spazzolato.

L’album d’esordio di Biosphaser, al secolo Battlegods, nasce nel 2020 segnato da eventi difficili, ma porta luce grazie a sonorità elettroniche evocative. Tra synth vintage e riferimenti a icone come Tubeway Army e Kraftwerk, il disco si distingue per un sound originale e raffinato, capace di evocare atmosfere techno e acid house. La recensione, scritta con coinvolgimento personale e qualche punta di ironia, evidenzia l’importanza di questo lavoro come tappa interessante nel panorama elettronico italiano. Un ascolto consigliato per chi cerca innovazione e profondità sonora. Ascolta ora In Deep di Biosphaser e scopri una nuova frontiera dell’elettronica italiana!

 Il Suono della Vanità ha la rara qualità, per una colonna sonora, di riuscire ad avere vita propria indipendentemente dal film.

 Narciso beve la sua immagine ma resta qui muto in Una Storia d’Amore e di Vanità.

La recensione esplora la colonna sonora di Morgan per il film Il suono della vanità, evidenziando un lavoro musicale scuro, cerebrale e sperimentale. La musica vive di vita propria, con un'atmosfera notturna e alienata che riflette la società urbana contemporanea. La scrittura e la composizione si distinguono per rigore artistico e originalità, lontane dai cliché commerciali. La recensione è profonda, evocando sensazioni di straniamento, inquietudine e riflessione sulla modernità. Ascolta Il suono della vanità e scopri la musica che vive oltre il film.

 Un pezzo catramoso e al contempo liscio come l’olio, arpeggi Slint-iani e contrappassi tra sax e violino; una piacevole costante.

 For the First Time è un baillame organizzato, la storia del prog fatta a disco.

La recensione celebra 'For The First Time', il primo album di Black Country, New Road, definendolo un'opera prog intricata e innovativa, contaminata da klezmer e influenze post-rock. Il disco si distingue per arrangiamenti sofisticati e una scrittura intensa, riflesso della scena londinese alternativa. L'autore evidenzia il talento del gruppo nel mescolare generi e l’evoluzione rispetto ai singoli precedenti, sottolineando anche la qualità vocale e la consapevolezza artistica della band. Scopri l'innovazione prog di Black Country, New Road, ascolta 'For The First Time' ora!

 "Me pa propriu c'u segge questu u mundu sugnou da u De André... nu cumme n'ou fan vedde a-a televixun".

 "E a muntà l'ase u gh'è restou Diu, u diau l'è in çe e u se gh'è faetu u nìu..."

Questa recensione di Creuza De Ma trasporta l'ascoltatore nei vicoli di Genova attraverso suoni evocativi e vividi racconti. L'autore apprezza la profondità culturale e la multilinguistica del lavoro di De André, che racconta un mondo reale e complesso. Il racconto è carico di immagini e sensazioni che fanno rivivere luoghi e persone con autenticità e poesia. L'album viene celebrato come un capolavoro che unisce musica e vita. Ascolta Creuza De Ma e immergiti nei vicoli autentici di Genova con De André.

 Ho appena le forze per dirgli guardi, forse il manifesto non lo interpreterei proprio così.

 One day last summer I bumped into a fuckin’ priest.

La recensione racconta un'esperienza urbana immersa nella musica del gruppo post-punk Italia 90 con uno stile narrativo vivido e personale. Tra incontri quotidiani e riflessioni sociali, emerge un affresco fatto di personaggi e atmosfere metropolitane. Il tutto avvolto nella sincerità di un racconto che unisce musica e vita. La musica è descritta con passione ma non senza qualche riserva. Scopri l’energia urbana di Italia 90 III, ascolta e immergiti nel loro post-punk.

 La musica è intangibile, non ha sembianze, è come un sogno: esiste solo se viene eseguita, prende corpo nella mente di chi ascolta.

 Una composizione per una scena di guerra può essere intesa anche come brano che accompagna una danza frenetica.

La recensione celebra la colonna sonora di Ennio Morricone per Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo, sottolineando il potere evocativo e interpretativo della musica. Morricone spiega come la musica prenda vita nell'ascoltatore, non avendo un significato fisso ma variabile a seconda di chi la interpreta. La colonna sonora è vista come un'opera d'arte intangibile e immortale, capace di accompagnare e trasformare le immagini del film. Ascolta ora la leggenda di Morricone e immergiti nell’atmosfera western!

 Musica grezza, sporca, ignorante, cattiva. Che i denti ti graffiano.

 Che ti scuote, che urla, che riempia la stanza. Che non hai bisogno di pensare.

La recensione esprime un forte coinvolgimento emotivo con l'album 'Hear Nothing, See Nothing, Say Nothing' dei Discharge. La musica è descritta come grezza, cattiva e priva di virtuosismi, capace di trasmettere rabbia e liberare dalle sofferenze quotidiane. L'autore valorizza la potenza espressiva del punk hardcore e la sua capacità di comunicare senza parole, attraverso un suono diretto e incalzante. Un inno alla musica come sfogo naturale e incontrollato. Scopri la potenza di Discharge e lasciati scuotere dal punk più autentico!

 La prima traccia sembra una profezia "Non si vive così".

 "E Julio, Culio, che con la sua buona educazione ripete che il sesso senza amore ultimamente è sempre lo stesso."

La recensione di 'Innamorarsi alla mia età' di Julio Iglesias è un mix di suspense e ironia che cattura l'attenzione. L'autore si confronta con l'album, riflettendo sul fascino di Iglesias e sulle sue canzoni, mescolando impressioni personali a un ritmo incalzante simile a un conto alla rovescia. L'opera viene percepita con affetto, nonostante i dubbi sullo stile e sulle tematiche. Scopri l'album e lasciati conquistare dal fascino di Julio Iglesias!

 "Se amate il suono fuzz estremo, e non riuscite a starne senza, potreste sempre optare per farmaci meno conosciuti ma egualmente corroboranti: Michael Yonkers, Morgen e perché no questi Dragonfly."

 "La medicina perfetta per chi è stufo delle solite megacorporazioni del farmaco e cerca cure eterodosse per l’acidità cronica della mente."

La recensione di 'Dragonfly', unico album della band omonima del 1968, celebra un suono fuzz intenso e una fusione di psichedelia, hard blues e garage rock. Pur non essendo una pietra miliare, il disco è un ottimo documento storico e una cura ideale per gli appassionati del genere. Il tono tecnico ma appassionato svela dettagli sonori e riferimenti musicali affascinanti. Consigliato a chi cerca sonorità vintage e originalità fuori dai circuiti principali. Scopri subito Dragonfly per un viaggio vintage nella psichedelia più fuzzy!

 Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 Roger Waters: «Dobbiamo buttarci su un concept album... La pazzia. Ecco.»

 David Gilmour: «Assoli? Eddai. Rick ha registrato delle robe fighissime.»

La recensione racconta in modo ironico e vivace la genesi di The Dark Side of the Moon, tra difficoltà creative e idee geniali. L'opera nasce come concept album centrato sulla pazzia, con un uso innovativo di effetti, assoli e arrangiamenti. La collaborazione tra Waters, Gilmour e gli altri membri è rappresentata con simpatia e realismo, evidenziando l'importanza del lavoro di squadra e della sperimentazione musicale. L'album è celebrato come un capolavoro della musica rock. Ascolta The Dark Side of the Moon e scopri il capolavoro dietro le quinte!

 Ai tunzettari piace muoversi a ritmo di "tunz tunz", e se ne fregano altamente di tutti quegli intenditori, intellettuali o metallari che siano.

 Pura esasperazione ritmica che non è melodia in nessun contesto se non tra le mura dell'habitat discotecaro.

La recensione di iMusic Selection di Claudio Coccoluto usa un tono ironico per smontare e classificare vari tipi di ascoltatori musicali, con ampio spazio al mondo house e ai cosiddetti 'tunzettari'. Pur riconoscendo qualche traccia valida come "Leave Me Alone", il disco viene visto come puro ritmo senza melodia, volto a un pubblico che preferisce la semplicità d’ascolto alle pretese intellettuali. La recensione rappresenta più un’affascinante disamina socioculturale che una vera e propria recensione tecnica del disco. Scopri la vera essenza della musica house italiana con questa recensione unica!

 Il bello delle macchine, e che ci fai la cippa che ti pare, se sai come spremerle.

 Consigliato a chi piace tutto e non schifa nulla, sconsigliato a chi da un disco vuole una cosa e basta.

La recensione descrive Psyence Fiction di UNKLE come un album eclettico e ricco di collaborazioni, capace di esplorare molteplici stili e sonorità. La produzione di DJ Shadow e James Lavelle viene apprezzata per la capacità di mixare beat sofisticati con voci memorabili. Consigliato a chi ama la musica varia e sperimentale, sconsigliato a chi cerca un genere unico e lineare. Ascolta Psyence Fiction e lasciati sorprendere dalle sue sonorità uniche!