Musica in sé di una semplicità devastante, ma dal potere addittivo immediato e pericolosissimo.

 Disco che vi farà muovere tanto il culo quanto il cervello.

L'album 'World Music' dei Goat mescola ritmi africani, indiani e mediorientali con chitarre psichedeliche e voci soul-funk, creando un sound originale e coinvolgente. La musica è semplice ma ipnotica, capace di trascinare in un viaggio tra folclore e rock sperimentale. Una proposta fresca e potente che rappresenta una delle uscite più interessanti dell'anno. Ascolta 'World Music' dei Goat e lasciati travolgere da ritmi ipnotici e psichedelia pura!

 I Radiohead sembrano due gruppi diversi, quelli del periodo prima di 'Ok Computer' e quelli da 'Amnesiac' in poi.

 Meglio allora vederli convinti nel fare le cose nuove, anche se poi a me queste cose nuove non interessano più di tanto.

La recensione racconta l'esperienza di un concerto live dei Radiohead a Firenze nel 2012, evidenziando la professionalità della band e la loro continua evoluzione musicale. L'autore esprime sentimenti contrastanti: apprezza l'impegno artistico ma si sente disconnesso dalle scelte della setlist incentrata sugli album recenti a scapito dei grandi classici. Il pubblico, l'atmosfera e le riflessioni personali contribuiscono a un quadro complesso e coinvolgente. Scopri il racconto autentico di un live Radiohead tra emozioni e riflessioni, e rivivi con noi la magia del concerto.

 Impossibile non innamorarsi di questa donna, una volta essere entrati in contatto con il SUO mondo.

 Sexual Healing indefinibile con aggettivi terrestri: un’interpretazione di puro erotismo e sensualità.

La recensione celebra Dirty Pearl di Anita Lane come un'opera intensa e frammentaria che fonde blues, rock e poesia. L'album affascina grazie a atmosfere notturne, voci sensuali e arrangiamenti unici. Le interpretazioni di cover come Sexual Healing aggiungono un tocco di erotismo femminile, rendendo il disco un gioiello imperdibile per gli amanti della musica oscura e sensuale. Ascolta Dirty Pearl e lasciati rapire dall'inconfondibile mondo di Anita Lane.

 “Abbiamo conversato come vecchi amici... Era la prima volta che ci s’incontrava e pareva ci conoscessimo da sempre.”

 “Che me ne faccio del navigatore? Non ne ho mai avuto bisogno. Vado a Gazzada Schianno, mica a Città del Messico.”

La recensione racconta in modo ironico e coinvolgente la difficoltà nel raggiungere il GaSch MusicFestival 2012 a Gazzada Schianno. Tra intoppi di percorso e momenti di forte ilarità, l’autore descrive l’incontro con altri membri della community DeBaser, la musica reggae dub dei Dot Vibes e un’atmosfera amichevole. Il racconto sottolinea il valore delle relazioni nate attraverso il sito e la condivisione di passioni comuni, confermando la vitalità e l’importanza di DeBaser. Scopri l’atmosfera unica del GaSch MusicFestival e unisciti alla community DeBaser!

 Vikernes cambia rimanendo se stesso, isolato e incontaminato dalle dispute del metal moderno.

 La musica di Vikernes è combattiva, epica, indomita e portatrice di un messaggio positivo di resurrezione spirituale.

La recensione analizza Umskiptar di Burzum come un'opera che continua la visione artistica di Varg Vikernes, tra evoluzioni formali e radici nel black metal. Il disco, ispirato al poema Voluspà e cantato in norreno, si presenta come una metafora della metamorfosi umana e naturale, con una musica spesso prolissa ma ricca di atmosfere evocative. L'autore riconosce l'unicità poetica di Vikernes, seppur criticandone l'ottusità e il personaggio controverso, descrivendo l'album come un'opera di difficile fruizione ma carica di significato. Scopri Umskiptar, l'album che reinventa il post-black metal con la poetica di Burzum.

 Di muffa e stantio non ve ne è manco l’ombra.

 Palma d’oro comunque a “Getaway”: simil funk-blues, crescendo soul, ripartenza finale con assolo clamoroso di Auerbach.

Locked Down di Dr. John è un album che sorprende per freschezza e qualità, grazie anche alla produzione di Dan Auerbach. Il disco miscela funk, soul, jazz e blues con una personalità vibrante, senza cadere nella nostalgia sterile. Offre un viaggio musicale con influenze di New Orleans e sonorità moderne che valorizzano il talento del musicista, ora reinventato ma fedele alle radici. Ascolta ora Locked Down e riscopri il talento senza tempo di Dr. John.

 È in qualche modo ancora un disco fatto di pioggia.

 Un disco profondamente femminile, basato sui sentimenti dell’amore e dell’oblio, forse una delle opere più romantiche mai concepite.

La recensione esplora Pirates, il secondo album di Rickie Lee Jones, definendolo un'opera oscura, romantica e profondamente femminile, contraddistinta da melodie jazz e atmosfere malinconiche. Pur riconoscendo un senso di monotonia in alcune parti, l'autore ne evidenzia la carica emotiva, la passione e il legame con la cultura artistica e umana della cantautrice. Un disco ideale per chi cerca musica intensa e introspettiva. Ascolta Pirates di Rickie Lee Jones e lasciati avvolgere dalla sua intensa malinconia.

 "Non è mai troppa la grande musica. Non è mai troppo alto il rischio di spaccarsi un timpano, quando sul palco c'è gente come Curt Kirkwood e il suo fratellone invasato."

 "Per almeno tre quarti di concerto, ho avuto un sorriso tanto ebete quanto soddisfatto stampato sul volto."

La recensione celebra il concerto dei Meat Puppets al Bloom di Mezzago come uno dei live più belli mai visti. Il gruppo ha mostrato grande energia e maestria, suonando l'intero disco MP II con intensità, passando da momenti euforici a ballate profonde. L'autore sottolinea la continuità della qualità e della freschezza dei fratelli Kirkwood, capaci di coinvolgere anche con riferimenti nostalgici senza cadere nella banalità. L'evento viene descritto come un'esperienza sonora e emotiva intensa, destinata a restare memorabile. Scopri l'energia dei Meat Puppets live e vivi un'esperienza rock unica!

 «Be generous with your life, with your love, be generous always.»

 «Art Holds a Unity that Hystory does not.»

«Die Aesthetik Der Herrschafts-Freiheit» di Rome è un imponente trittico musicale che esplora la storia e la resistenza attraverso un folk apocalittico maturo e lirico. Jerome Reuter si conferma artista coerente e ambizioso, capace di fondere impegno politico e intensità emotiva in un'opera colta e profonda. L'album si distingue per la sua immediatezza sonora, riflettendo un ritorno alle radici neo-folk mescolate a cantautorato impegnato. Un capolavoro da assaporare lentamente, arricchito da un messaggio positivo e utopico raro nel genere. Scopri ora il capolavoro folk apocalittico di Rome e immergiti in un viaggio musicale unico.

 Soave e al contempo angosciante, un disco da assaporare e custodire.

 "Permanent Sleep" suona ancora attuale, un pathos incredibilmente profondo.

La recensione celebra il debutto dei Lowlife con l'album "Permanent Sleep", un mix perfetto di oscurità e luce. Caratterizzato da influenze di Cocteau Twins, Joy Division e Echo & The Bunnymen, il disco si posiziona tra Post-Punk, Dream Pop e New Wave. Un lavoro ancora attuale dopo oltre vent'anni, che esprime pathos profondo e atmosfere fredde ma consolanti. La riedizione del 2004 include anche l'EP "Rain" con sette tracce extra. Ascolta ora "Permanent Sleep" e immergiti nell'universo oscuro dei Lowlife.

 «Sono passata dalla semi-perfezione a un cazzo di disco di Moby.»

 «Un delirio acido, da far vibrare le carni, che ha risvegliato in me pensieri tutt’altro che decenti e fantasie quanto meno discutibili sui becchini.»

La recensione esprime grande delusione per Blues Funeral, l'album di Mark Lanegan Band atteso con trepidazione ma giudicato inferiore alle aspettative. Pur apprezzando gli elementi classici del cantautore, la critica evidenzia tracce troppo pulite o stridenti rispetto al suo stile abituale e un generale allontanamento dal Lanegan di album precedenti, che rende l'ascolto frustrante e poco soddisfacente. Solo pochi pezzi riescono a risvegliare l'interesse, senza però risollevare l'intero lavoro. Ascolta Blues Funeral e scopri tu stesso se condividi questa critica!

 In una parola: psichedelia. Di quella suonata bene, magistralmente anzi, fra chitarre acidissime e ritmi malati, confusi, allucinati.

 Il meglio sta comunque in "I'm Sure To Meet You" e in "Crazy Blues": due lunghissime cavalcate, iperestese fino ai dieci minuti. Qui capirete davvero... il "pesante sciroppo" cui il nome della band allude.

La recensione celebra Angel'in Heavy Syrup I come uno degli esempi migliori di rock psichedelico giapponese. Il trio femminile di Osaka combina influenze degli anni '60 e '70 con una forte identità nipponica, creando pezzi multi-tematici e dinamici. Le chitarre acidissime, il basso ispirato e la voce delicata rendono questo album unico e affascinante. Brani lunghi e complessi alternano momenti dolci e aggressivi, regalando un'esperienza sonora ricca e intensa. Ascolta Angel'in Heavy Syrup I e immergiti nella psichedelia giapponese d'autore!

 «C'è qualcosa di perversamente cullante nella sua voce, una delle voci maschili più splendide che mi sia mai capitato di ascoltare.»

 «Robba che con una mano ti accarezza il volto e con l’altra ti scava nelle viscere.»

La recensione descrive l’album "Women as Lovers" di Xiu Xiu come un’opera potente e originale, ricca di emozioni contrastanti e poesia carnale. Jamie Stewart, con la sua voce unica e la musica indefinibile, trasporta l’ascoltatore in un viaggio tra anarchia pop e urla struggenti. L’album è un mix di caos sonoro e delicatezza intensa, un lavoro complesso e affascinante che spicca per energia ed emotività. Ascolta ora "Women as Lovers" per un’esperienza musicale intensa e unica.

 Il death metal degli Ulcerate è quanto di più bello possa capitare alle nostre orecchie bramanti sonorità annichilenti ma fresche.

 Monumentale.

La recensione analizza "The Destroyers Of All" degli Ulcerate, evidenziando un death metal evoluto che unisce brutalità, complessità tecnica e atmosfere apocalittiche. L'album si distingue per la performance eccezionale della band, in particolare per la batteria di Jamie Saint Merat e le chitarre di Michael Hoggard, e per un concept che denuncia un pessimismo verso l'umanità e il pianeta. Un lavoro monumentale che innova il genere pur mantenendo le radici estreme grazie anche ai richiami a band storiche e nuovi linguaggi musicali. Scopri l'innovativo death metal degli Ulcerate con 'The Destroyers Of All' e immergiti in un viaggio sonoro apocalittico.

 Tenete bene a mente questa parola, ripetetela fra voi come fosse un mantra: Gamelan.

 Questo album è pervaso dal fascino dell'ignoto e dell'ancestrale, dalla severa atmosfera della meditazione fino all'orgiastica liberazione di danze scatenate.

La recensione celebra 'The Fall Of Us All' di Steve Tibbetts come un capolavoro di musica sperimentale, che unisce l'ethos del gamelan giavanese con esplosioni elettriche e intense emozioni. L'album, pubblicato da ECM nel 1994, rappresenta l'apice di una carriera dedita all'incontro profondo con tradizioni musicali asiatiche e alla sperimentazione sonora. Le tracce evocano meditazione, spiritualità e liberazione energica, offrendo un ascolto denso e coinvolgente che va oltre le semplici frontiere musicali. Ascolta ora The Fall Of Us All e immergiti in un mondo sonoro ancestrale e sperimentale.

 “The Lone Descent è un album iper-prodotto, un sentiero che si articola in undici appassionate confessioni.”

 “Kim Larsen, non snaturando il proprio sound, ci consegna il suo album più melodico, vario, scorrevole di sempre.”

Dopo sei anni di silenzio, Kim Larsen torna con "The Lone Descent", un album maturo che unisce i pregi dei lavori precedenti con una produzione ricca e variegata. L'opera si distingue per atmosfere malinconiche, arrangiamenti sofisticati e un songwriting fresco, superando vecchie accuse di plagio. Larsen offre qui il suo miglior disco, ricco di emozioni, introspezione e contaminazioni folk e rock. Scopri l'intensità folk apocalittica di The Lone Descent, un viaggio emozionante nella musica di Kim Larsen.

 "Disco di piccole violenze sussurrate nell'oblò, lasciate scivolare nell'estasi dell'inconscio."

 "Un talento limpido, che farà parlare di sé o che potrebbe già fermarsi qui, tra questi dieci canzoni nate dall’anima e non dagli strumenti."

La recensione esalta 'Learning' di Perfume Genius come un piccolo capolavoro di soli dieci brani in 28 minuti. L'album combina sensazioni di dolore, speranza e sensualità con atmosfere rarefatte e malinconiche. Le tracce sono descritte come intense e coinvolgenti, capaci di toccare l'anima senza la necessità di lunghe composizioni. Un viaggio emozionale che lascia un segno profondo nell'ascoltatore. Ascolta 'Learning' e immergiti in un viaggio sonoro unico e intenso.

 Questo brano secondo me è il migliore della compilation e merita una menzione particolare.

 Questa compilation è un must per chi ama l'Oi! vecchio stampo, un album che di sicuro non può lasciare delusi.

Quelli Che Urlano Ancora è una compilation Oi! del 1985 che riunisce band iconiche e meno note della scena punk skinhead italiana. L'album evidenzia tematiche di protesta contro la politica istituzionale e il militarismo, valorizzando il mondo della classe operaia e della sottocultura skinhead. Particolare attenzione va al brano 'Ombre' degli Hydra, una perla rara con voci femminili che spicca per qualità e unicità. Un disco imprescindibile per gli appassionati del genere e della storia punk italiana. Ascolta ora la compilation che ha segnato la scena Oi! italiana e immergiti nella sua energia unica.

 Così capita che uno distrattamente appoggia sul piatto il nuovo vinilozzo di quei cazzoni dei Black Lips, e, apriti cielo! Sulle note garage (molto) pop di “Modern Art”, mia figlia, e credo molti altri pargoli, impazzisce letteralmente.

 Sembrano gli unici a portare avanti l’eredità musicale dei Ramones, stessa capacità di sintesi, melodia e testi allucina(n)ti.

La recensione racconta l'esperienza personale dell'autore che, diventato genitore, osserva con sorpresa come la figlia apprezzi 'Arabia Mountain' dei Black Lips. Il disco, prodotto anche da Mark Ronson, mantiene l'anima garage rock pur introducendo novità sonore. Tra melodie accattivanti e influenze Ramones, l'album si rivela di grande impatto e ideale per tutte le età, persino per i bambini. Ascolta 'Arabia Mountain' e scopri il garage pop che conquista tutte le generazioni!

 Sidi Mansour è un brano che vi esalterà qualunque sia la vostra condizione al momento dell'ascolto, impossibile resistergli.

 Uno dei migliori dischi usciti nel 1994, peccato che se ne siano accorti in pochi.

Sidi Mansour di Cheikha Remitti è un album che unisce la vibrante tradizione del rai con sonorità rock, funk e sperimentali. La collaborazione con musicisti leggendari come East Bay Ray, Flea e Robert Fripp dona una freschezza unica a questo disco del 1994. Le ritmiche ipnotiche e la voce potente di Cheikha offrono un'esperienza sonora autentica e coinvolgente. Un'opera che celebra l'incontro di culture diverse con grande maestria e originalità. Poco apprezzata all'epoca, rimane oggi un capolavoro riconosciuto. Scopri l'epica fusione di rai e rock con Cheikha Remitti adesso!