Questo blues-revival mi ha preso bien; probabilmente non per colpa sua, per me è stato un disco di ricordi sin dal primo ascolto.

 Tutto viene a galla grumoso, blues, psichedelia, stoner, una miscela resa come in copertina, che pulsa, ramifica e fissa esoterica con almeno tre volti, od un volto e tre maschere.

La recensione descrive 'Lightning at the Door' degli All Them Witches come un album che unisce blues, psichedelia e stoner in un’esperienza d'ascolto cupa e melodica. Pur senza proporre nulla di completamente nuovo, il disco cattura con atmosfere evocative e una struttura musicale interessante. La voce e le jam trasmettono autenticità e voglia di esplorazione sonora. Alcuni brani emergono per varietà e intensità, rendendo l’album una piacevole scoperta. Scopri l'atmosfera unica di All Them Witches con Lightning at the Door!

 «La Tempesta è come la mia piazza di paese; è un luogo dove tante cose accadono e tanti argomenti si saldano e si intersecano tra di loro.»

 «Tutto svanirà senza lasciare traccia. Noi siamo della materia di cui son fatti i sogni e la nostra piccola vita è circondata da un sonno.»

La recensione collega La Tempesta di Shakespeare alla vivace comunità di una piazza di paese, sottolineando l'intreccio di temi come magia, potere, colonizzazione e teatro nel teatro. L'opera è analizzata come un enigmatico dramma ricco di simbolismi e riflessioni umane, con particolare attenzione al complesso personaggio di Prospero e alla musica che permea il testo. L'autore invita a superare interpretazioni superficiali per apprezzare la ricchezza dell'opera. Scopri l'enigma di La Tempesta, un capolavoro shakespeariano da riscoprire.

 Devoti al sassofonista Albert Ayler, il gruppo si spinge oltre i confini del jazz fusion, contaminando il suono con elementi psichedelici e kraut-rock.

 La giusta definizione di world music che in questo caso qui è messa in pratica con una formula noise e espressionista e perfettamente riuscita.

Il secondo album dei Sunwatchers, 'II', è un viaggio audace nel jazz sperimentale che abbraccia psichedelia, kraut-rock e sonorità africane. L'ensemble di New York si ispira ad Albert Ayler e propone un manifesto politico contro l'attuale capitalismo estremo attraverso una musica energica e inclusiva. L'album spicca per le sue contaminazioni culturali e la capacità di rinnovare la world music con approcci noise e avanguardisti. Scopri l’audacia sonora di Sunwatchers II e lasciati sorprendere!

 Come se fossero i canti lontani dei primi homo sapiens che hanno calpestato questo pianeta riprodotti al contrario su 33 giri al minuto.

 La qualità della registrazione è decisamente molto alta e i contenuti costituiscono una composizione minimalista vera e propria.

Archives Vol. I: Lunar Halo dei The Myrrors offre un'esperienza live di alta qualità, registrata nel 2014 a Tucson, Arizona. Il disco unisce improvvisazione e composizione minimalista ispirata alla psichedelia tradizionale. Le due lunghe tracce creano un rituale sonoro tra pulsazioni estatiche e drone orientali, evocando un viaggio dalle radici afro-asiatiche all'Arizona moderna. Una pubblicazione che arricchisce il repertorio della band e conferma il loro valore nella scena neo-psichedelica. Scopri il fascino ipnotico di Archives Vol. I e immergiti nel viaggio sonoro dei The Myrrors.

 Come se fossero i canti lontani dei primi homo sapiens che hanno calpestato questo pianeta riprodotti al contrario su 33 giri al minuto.

 La qualità della registrazione è decisamente molto alta e i contenuti costituiscono una composizione minimalista vera e propria.

Archives Vol. I: Lunar Halo dei The Myrrors offre un'esperienza live di alta qualità, registrata nel 2014 a Tucson, Arizona. Il disco unisce improvvisazione e composizione minimalista ispirata alla psichedelia tradizionale. Le due lunghe tracce creano un rituale sonoro tra pulsazioni estatiche e drone orientali, evocando un viaggio dalle radici afro-asiatiche all'Arizona moderna. Una pubblicazione che arricchisce il repertorio della band e conferma il loro valore nella scena neo-psichedelica. Scopri il fascino ipnotico di Archives Vol. I e immergiti nel viaggio sonoro dei The Myrrors.

 L’amore infinito vi salirà nell’anima, e andrete lontano, molto lontano, come uno zingaro.

 Le cose si rompono in continuazione. Bicchieri, piatti, unghie. Le promesse. I cuori.

La recensione celebra 'Sunny Border Blue' di Kristin Hersh come un album indie-folk intenso e introspettivo, perfetto per accompagnare le sere di fine estate. L'autrice sottolinea il timbro vocale unico di Hersh e le atmosfere emotive, evidenziando brani fondamentali come 'Your Dirty Answer' e 'Spain'. Con un riferimento anche alla storica etichetta 4AD, il disco è consigliato agli appassionati di musica cantautoriale americana. Ascolta Sunny Border Blue per un viaggio emotivo unico nell'indie-folk.

 Ogni performance dal vivo ha praticamente una sua forma unica e peculiare e si configura come qualche cosa di unico e irripetibile.

 Definirei la nostra musica come evasione. Le nostre possibilità di cambiare l’odio e che cosa è sbagliato nel mondo sono molto limitate ovviamente.

La recensione/intervista ai Snakes Don’t Belong in Alaska, gruppo psichedelico di Newcastle, evidenzia il loro metodo musicale basato su jam session improvvisate e performance live irripetibili. La band si ispira a leggende psichedeliche europee e asiatiche e riflette un approccio fresco rispetto alla scena locale, creando musica come forma di evasione. Pur prevalentemente live, pianificano future registrazioni in studio e mantengono una presenza creativa attiva, con una visione positiva per il futuro. Ascolta la musica unica e improvvisata degli Snakes Don’t Belong in Alaska e immergiti nella psichedelia dal vivo!

 Ogni performance dal vivo ha praticamente una sua forma unica e peculiare e si configura come qualche cosa di unico e irripetibile.

 Definirei la nostra musica come evasione. Le nostre possibilità di cambiare l’odio e che cosa è sbagliato nel mondo sono molto limitate ovviamente.

La recensione/intervista ai Snakes Don’t Belong in Alaska, gruppo psichedelico di Newcastle, evidenzia il loro metodo musicale basato su jam session improvvisate e performance live irripetibili. La band si ispira a leggende psichedeliche europee e asiatiche e riflette un approccio fresco rispetto alla scena locale, creando musica come forma di evasione. Pur prevalentemente live, pianificano future registrazioni in studio e mantengono una presenza creativa attiva, con una visione positiva per il futuro. Ascolta la musica unica e improvvisata degli Snakes Don’t Belong in Alaska e immergiti nella psichedelia dal vivo!

 «Ci vuole coraggio a essere Keaton Henson, credo.»

 «Keaton Henson è un giunco sottile in mezzo alla tempesta della vita, che non lo ha spezzato: lo ha piegato.»

La recensione enfatizza il coraggio e la delicatezza di Keaton Henson nel suo album Dear..., realizzato in condizioni di forte ansia e isolamento. L'artista si rivela fragile ma potente, capace di toccare corde profondamente personali nell'ascoltatore. Un disco intimo e introspettivo, tra paure, solitudine e apertura verso l'altro. Ascolta Dear... di Keaton Henson e lasciati toccare dalla sua emotività.

 I Tomorrow furono l'apice dei sessanta, almeno così dice Joe Boyd.

 E, chissà, forse, in quel concerto le mura han tremato davvero. Anche se magari solo un pochino.

La recensione celebra l'album 'Tomorrow' dei Tomorrow come un capolavoro psichedelico degli anni '60, evidenziando un concerto leggendario all'UFO club e la produzione di Mark Wirtz. Il disco è descritto come un esempio unico di energia giovanile, originalità e influenze libertarie, con riferimenti a Joe Boyd e alla scena musicale dell'epoca. Un viaggio attraverso suoni innovativi, atmosfere esoteriche e momenti iconici che hanno segnato un'epoca. Ascolta ora l’album iconico dei Tomorrow e immergiti nella psichedelia anni ’60!

 Rimango lì, rapito, conquistato, ipnotizzato dalle percussioni, dalle chitarre stonate, dal clapping, senza capire una singola parola.

 Perché dona fiducia. A chi ha tutto da perdere nella propria vita, grazie alla musica può trovare una via, un linguaggio per comunicare in tutti i continenti.

La recensione racconta l'esperienza coinvolgente di un concerto dal vivo dei Tinariwen e l'acquisto dell'album Elwan. L'album è descritto come un viaggio emotivo tra tradizione, blues africano e speranza, valorizzando la storia e le difficoltà del popolo tuareg. L'ascolto regala emozioni profonde più che dettagli tecnici, con testi che esprimono resilienza, identità e un desiderio di pace. L'album rappresenta un ponte culturale e un messaggio universale di libertà e rispetto. Ascolta Tinariwen - Elwan e lasciati trasportare dal deserto e dalla speranza.

 La musica è questo mare di suono che ci circonda tutti i giorni, ma è anche connessa ai fiumi e all’oceano.

 Non mi considero esattamente come un musicista blues, ma sono sicuramente stato influenzato dal blues e ne uso elementi nelle mie composizioni.

L'intervista a Hugo Race esplora il suo percorso artistico, dalla giovinezza a Melbourne alle collaborazioni internazionali. Viene approfondito il suo interesse per la musica blues e le radici culturali di diversi generi, insieme al forte legame con la scena musicale italiana. Hugo racconta anche i suoi progetti più recenti, come il lavoro con i Dirtmusic e l'omaggio a John Lee Hooker. Scopri l'universo musicale di Hugo Race e lasciati ispirare dalle sue storie e collaborazioni!

 Il titolo è un anagramma di 'Sundays & Cybele', e vuole esprimere la mia visione sul mondo corrotto in cui viviamo.

 La nostra musica è uno scambio di energie e adrenalina con il pubblico, un’esperienza magica tra noi e gli ascoltatori.

L'intervista approfondisce il progetto musicale Sundays & Cybele, guidato da Kazuo Tsubouchi, e il loro album 'Chaos & Systems', che fonde musica tradizionale giapponese e rock psichedelico anni '70. Nonostante il progetto sia apprezzato soprattutto in occidente per il suo sound unico, l'artista esprime il desiderio di comunicare concetti profondi ispirati al pensiero orientale. Vengono inoltre esplorate influenze, la scena underground di Tokyo e le collaborazioni con altri artisti della label Guruguru Brain. Scopri il sound unico di Sundays & Cybele e lasciati trasportare dalla loro psichedelia giapponese.

 Il titolo è un anagramma di 'Sundays & Cybele', e vuole esprimere la mia visione sul mondo corrotto in cui viviamo.

 La nostra musica è uno scambio di energie e adrenalina con il pubblico, un’esperienza magica tra noi e gli ascoltatori.

L'intervista approfondisce il progetto musicale Sundays & Cybele, guidato da Kazuo Tsubouchi, e il loro album 'Chaos & Systems', che fonde musica tradizionale giapponese e rock psichedelico anni '70. Nonostante il progetto sia apprezzato soprattutto in occidente per il suo sound unico, l'artista esprime il desiderio di comunicare concetti profondi ispirati al pensiero orientale. Vengono inoltre esplorate influenze, la scena underground di Tokyo e le collaborazioni con altri artisti della label Guruguru Brain. Scopri il sound unico di Sundays & Cybele e lasciati trasportare dalla loro psichedelia giapponese.

 Il titolo è un anagramma di 'Sundays & Cybele', e vuole esprimere la mia visione sul mondo corrotto in cui viviamo.

 La nostra musica è uno scambio di energie e adrenalina con il pubblico, un’esperienza magica tra noi e gli ascoltatori.

L'intervista approfondisce il progetto musicale Sundays & Cybele, guidato da Kazuo Tsubouchi, e il loro album 'Chaos & Systems', che fonde musica tradizionale giapponese e rock psichedelico anni '70. Nonostante il progetto sia apprezzato soprattutto in occidente per il suo sound unico, l'artista esprime il desiderio di comunicare concetti profondi ispirati al pensiero orientale. Vengono inoltre esplorate influenze, la scena underground di Tokyo e le collaborazioni con altri artisti della label Guruguru Brain. Scopri il sound unico di Sundays & Cybele e lasciati trasportare dalla loro psichedelia giapponese.

 Suono plasmato in emozioni, paesaggi, pensieri.

 Una musica da ascoltare a cuor leggero.

Essais di Semool è un album sperimentale del 1971 che invita l'ascoltatore a un viaggio sonoro tra paesaggi emotivi e atmosfere ipnotiche. La musica è descritta come una luce sottile che tocca il cuore, un'esperienza immersiva e senza tempo, da ascoltare dimenticando epoche e riferimenti, quasi in uno stato di sogno. Ascolta Essais di Semool per un viaggio sonoro unico e senza tempo.

 Una specie di heavy-psych eco-compatibile.

 Il sound della band appare più 'levigato' rispetto al passato e oggi si basa fondamentalmente su robuste e lunghe ripetitive composizioni psichedeliche.

L'EP 'Repeater' dei King Buffalo rappresenta un valido esempio di heavy-psych con un forte legame con la natura selvaggia. Il trio di Rochester sfoggia sonorità psichedeliche acide e drone che richiamano gli anni '70 e band come Black Mountain. La musica risulta più levigata rispetto al passato e le composizioni sono robuste e ripetitive. Pur essendo un EP, lascia ottime sensazioni e suscita attesa per il prossimo LP. Ascolta ora 'Repeater' e lasciati coinvolgere dal heavy-psych di King Buffalo!

 La voce di Finnigan arriva dritta ai ricettori del cervello e non ne esce più: graffiante, sporca quanto basta, precisa, ma non troppo.

 Un disco probabilmente più soul che psichedelico, ma che vale assolutamente la pena di ascoltare per farsi un bel revival (che revival non è).

La recensione celebra il decennale lavoro dei Monophonics, evidenziando il loro stile soul-psichedelico ispirato agli anni '60 e '70. Particolare risalto viene dato alla voce graffiante e coinvolgente di Kelly Finnigan e agli arrangiamenti ricchi di influenze funk e Motown. L'album "Sound of Sinning" è descritto come un revival emozionante, con brani potenti e atmosfere vintage. Il disco è fortemente consigliato agli amanti del soul più autentico e delle produzioni dal sapore retrò. Scopri il fascino vintage dei Monophonics e immergiti in un soul psichedelico autentico!

 Un incontro inevitabile tra due realtà musicali con la stessa attitudine space rock e sperimentale, portata alle sue estreme conseguenze.

 Taste The Night è una vera e propria odissea nello spazio acida e minimale che ti fa camminare sui cornicioni di un grattacielo imbottito di acido.

La collaborazione tra The Imajinary Friends e Spectrum rappresenta un incontro inevitabile tra due realtà space rock e sperimentali. L'album del 1999, pubblicato da Space Age Recordings, unisce musica minimale, atmosfere aliene e influenze noise in un viaggio sonoro estremo. Le tracce riflettono lucidamente le diverse sessioni di registrazione tra USA e UK e evidenziano una chiusura perfetta del percorso creativo di entrambe le band. Scopri questo viaggio sonoro space rock e lasciati trasportare dall'album.

 Il disco appare ancora oggi come un oggetto alieno, qualcosa che supera ogni confine segnato dalla musica psichedelica e dallo space rock.

 Love Your Stereo Typewriter è puro kraut-rock selvaggio fino alla esplosione noise finale in cui il nastro si riavvolge e suona al contrario un disco dei Velvet Underground.

Lunchtime In Infinity dei The Imajinary Friends è un album psichedelico del 1994 divenuto un oggetto di culto per la scena di San Francisco. Combinando garage rock, space rock e avanguardia, il disco si distingue per suoni innovativi e atmosfere alterate. La produzione leggendaria di Grag Shaw e la lunga assenza di nuove uscite hanno alimentato il mito intorno alla band. L'album rimane un simbolo della sperimentazione sonora anni '90. Ascolta ora 'Lunchtime In Infinity' e immergiti nel psych rock senza tempo!