La prospettiva del sogno non ha angolazioni.

 La prospettiva del sogno gode di sola morte apparente.

La recensione descrive il disco 'The Pavilion of Dreams' di Harold Budd come un'esperienza sonora onirica e senza tempo, capace di evocare emozioni profonde e immagini poetiche. Il testo sottolinea la natura eterea e maliosa del sogno sonoro, enfatizzando la capacità dell'album di trasportare l'ascoltatore in uno spazio adimensionale e senza tempo. Più che una musica, un viaggio intimo e lirico. Lasciati trasportare nel sogno musicale di Harold Budd, ascolta ora The Pavilion of Dreams.

 Quel che resta sospeso è un brandello dell’anima del blues.

 Un’estate di fantasmi che si affacciano e scompaiono, lasciando una traccia indelebile quanto impalpabile.

La recensione esplora l'album "A Life Without Fear" di Ekkehard Ehlers, un'opera densa di atmosfere liriche e blues rarefatto. Il disco unisce elementi tradizionali e sperimentazioni sonore, creando un ambiente sospeso e coinvolgente. Le tracce evocano spazi intimi e deserti sonori con sottili riferimenti al passato. Consigliato come ascolto estivo diverso dal solito, sospeso tra nostalgia e inquietudine. Ascolta ora l'album e immergiti in un blues contemporaneo unico.

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La recensione fornita è estremamente sintetica e manca di contenuti significativi. Si limita a poche lettere senza analisi o opinioni dettagliate sull'album Casablanca Moon - Desperate Straights di Henry Cow & Slapp Happy. Scopri di più sull'album Casablanca Moon - Desperate Straights di Henry Cow & Slapp Happy.

 Nasce così la Sinfonia n°7 in do maggiore Op. 60, detta non a caso “Leningrado”, uno dei più lampanti esempi di come la storia possa farsi musica.

 E' soltanto una marcetta rozza e banale, all’inizio esposta in “pianissimo”, molesta come un ronzio di zanzara, poi ostinatamente ripetuta in un crescendo di volume e di intensità da Bolero di Ravel.

La recensione esplora la Sinfonia n.7 “Leningrado” di Dmitri Shostakovich come una composizione profondamente vissuta e simbolica della resistenza sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale. Viene analizzato soprattutto il primo movimento, mentre il finale è considerato leggermente eccessivo. Si sottolinea l'interpretazione eseguita dall'Orchestra Filarmonica Ceca guidata da Karel Ancerl, ricca di partecipazione emotiva. Ascolta la Sinfonia n.7 di Shostakovich e vivi l’epopea di Leningrado in musica.

 COLPEVOLI DI TROPICALISMO!

 Proibido proibir: rifiutare di reprimere la smodata propensione ad unire tante anime, tanti suoni, tanta vastità d’ispirazioni.

La recensione analizza l'album 'Tropicalia - A Brazilian Revolution in Sound', evidenziandone il ruolo nel movimento Tropicalismo come sfida artistica e politica durante la dittatura brasiliana. Descrive la fusione di stili, l'energia innovativa e l'impatto culturale dei protagonisti come Gilberto Gil e Caetano Veloso. L'album emerge come un simbolo di libertà e contaminazione sonora che ha segnato la musica brasiliana. Ascolta Tropicalia e immergiti nella rivoluzione sonora brasiliana!

 Sea song... 'your skin shining softly in moonlight' che luce viene a galla da questa canzone... se guardi qualcuno negli occhi, mentre 'sea song' va, ti potresti innamorare.

 È alla fine che rimani inchiodato alla sedia, alla poltrona, a te stesso... perché in 'little red riding hood hit the road' c’è una corsa, una corsa folle, disperata, velocissima... senza gambe...

La recensione celebra l'album Rock Bottom di Robert Wyatt come un'opera intensa e profondamente emotiva, nata da un evento traumatico. L'autore riflette sulla capacità della musica di toccare le parti più intime dell'anima, in particolare con brani come 'Sea Song'. L'album viene descritto come un viaggio sonoro che coinvolge e trascina l'ascoltatore in una corsa emotiva e disperata, ma autentica. Ascolta Rock Bottom e lasciati trasportare da emozioni autentiche e profonde.

 ""O Caroline" è la canzone-carina-che-rimane-in-testa, canzone che ogni buon disco possiede."

 "La seconda metà dell’album presenta brani ben strutturati e godibili, soprattutto dopo aver mangiato strani francobolli con un disegno del buddha sopra."

La recensione analizza l'album "Matching Mole", creato da Robert Wyatt dopo l'abbandono dei Soft Machine. Il disco alterna melodie accattivanti come "O Caroline" a brani più dissonanti e sperimentali tipici dello stile di Wyatt. Nonostante alcune tracce meno memorabili nella seconda metà, l'album è valutato positivamente per l'originalità e la qualità degli arrangiamenti, meritando quattro stelle. Scopri l’evoluzione del prog con Matching Mole, ascolta ora!

 "Un Biglietto del Tram è uno degli esempi più alti del 'rock politico' mai prodotto in Italia."

 "Questo è un disco che ha il potere di commuovere fino alle lacrime solo alcune persone. Avete capito perfettamente quali."

Un Biglietto del Tram degli Stormy Six è un disco iconico del rock politico italiano anni '70, legato al movimento studentesco milanese e alla Resistenza. La musica, completamente acustica e prog, spazia dal folk tradizionale a complesse partiture strumentali, rimanendo attuale e potente. I brani evocano momenti storici cruciali e riflettono un forte impegno politico e culturale, rendendo l'opera un documento sonoro imprescindibile. Un classico capace di emozionare e commuovere gli appassionati di musica e storia. Ascolta Un Biglietto del Tram e scopri il cuore pulsante del rock italiano di lotta!

 “Questo non gli frega un cazzo di noi, questo sta fissando la parete opposta del palasport.”

 “Kurt era una persona e non una rockstar.”

La recensione riporta un vivido racconto emozionale del concerto dei Nirvana a Modena nel febbraio 1994, poco prima della tragica morte di Kurt Cobain. L'autore esprime l'atmosfera tesa e l'impatto musicale del live, con riflessioni intense sullo stato d'animo del frontman. La narrazione fonde passione, nostalgia e riflessione personale, offrendo uno spaccato autentico dell'ultima fase della band leggendaria. Scopri la storia e l’emozione dell’ultimo live dei Nirvana a Modena!

 Un bel disco che è diventata una vera e propria icona del mondo gay e non solo.

 Il coraggio di fare outing e di rivendicare fortemente il proprio orgoglio gay fece da cassa di risonanza alle correnti culturali del momento.

The Age of Consent è un album simbolo degli anni '80, capace di mescolare dance e tematiche di lotta per i diritti gay. Jimmy Sommerville emerge come icona dell'orgoglio LGBT, con brani che toccano temi universali come la pace e i sogni giovanili. Il disco ha segnato profondamente la cultura queer e il mondo musicale, pur con una parabola artistica poi discendente del gruppo. Scopri la forza e il messaggio di 'The Age of Consent', un classico senza tempo!

 Il loro umore disimpegnato non gli impediva però di mettere in piedi un suggestivo ritratto da giungla notturna come 'Dozo Don', con venature quasi ambient di trombe ipnotiche e sirene stordenti.

 Il disco era certamente più sperimentale del singolo, ma non era così ostico da digerire. Lo spirito che lo caratterizzava era quello divertito di 6 session-man con la voglia di suonare e di divertire.

La recensione racconta la genesi e l'ascesa della band inglese Pigbag, focalizzandosi sull'album Dr. Heckle And Mr. Jive del 1982. Tra funk, brit-funk e percussioni esotiche, il disco si distingue per il suo spirito giocoso e sperimentale, confermandosi ancora oggi fresco e godibile. Nonostante qualche cambiamento nella line-up e la difficoltà di superare il successo del singolo principale, l'album resta un esempio notevole di funk-no-wave più accessibile e colto. Ascolta Pigbag e lasciati travolgere dal funk-no-wave unico di Dr. Heckle And Mr. Jive!

 "È un'utopia, una voglia feroce espressiva di verità quella che si sente in ogni brano, fino al collasso terminale."

 "Un debito verso l'Africa nera, una tribù in continua festa, una danza sempre aperta."

La recensione esalta "Y" dei The Pop Group come un album fondamentale nella storia del rock e del funk-punk, caratterizzato da sonorità sperimentali, testi apocalittici e un forte impegno politico. Il gruppo, giovane ma consapevole, miscela il free-jazz, il punk e il tribalismo in un'opera intensa e senza compromessi. Mark Stewart emerge con una voce appassionata e carica di rabbia verso la società occidentale alienante. "Y" rimane una pietra miliare imprescindibile e ancora oggi capace di sorprendere. Ascolta ora "Y" e scopri il capolavoro funk-punk che ha cambiato le regole del gioco!

 Musica è transumanza. Cieli trapassati. Foschi Grecali obnubilanti.

 Musica è nostalgia. Sgomento. Improvvisazione dell’intreccio di occhi. Dolore idolatrato.

La recensione celebra l'album 'Struggle For Pleasure' di Wim Mertens come un viaggio emotivo e poetico. Ogni brano è descritto tramite immagini suggestive e sensazioni che evocano nostalgia, dolore, melanconia e trance. L'opera è apprezzata per la sua capacità di evocare atmosfere intense e sfumate, con una musica profondamente evocativa e contemplativa. Ascolta ora l'album 'Struggle For Pleasure' e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 Gli Atari Teenage Riot erano rabbia, rabbia vera, incazzo al 100%.

 Non ci sono vie di mezzo nemmeno nel sound, che è quanto di più feroce e senza compromessi mai realizzato in musica.

La recensione celebra con passione 'Burn, Berlin, Burn!' degli Atari Teenage Riot, un album feroce e senza compromessi che incarna la rabbia sociale e politica di Berlino post muro. Alec Empire e la sua band offrono un mix esplosivo di digital hardcore, punk e hip hop che trasmette un forte messaggio anarchico e nichilista. Il disco è perfetto per chi ama la musica estrema e politica, senza mezze misure. La storia personale dei membri e il contesto tedesco arricchiscono il valore dell’opera. Ascolta Burn, Berlin, Burn! e scopri la potenza della rivoluzione sonora.

 Demetrio Stratos è e rimarrà Il cantante più vocalmente dotato di tutti i tempi.

 Gli AREA si fanno in culo qualsiasi gruppo proveniente dall'Italia.

La recensione celebra gli Area come il miglior gruppo italiano di tutti i tempi e Demetrio Stratos come il cantante più dotato vocalmente di sempre. Critica aspramente il tentativo degli Afterhours di reinterpretare la storia degli Area, consigliando invece di acquistare i loro album originali. L'autore esprime una passione intensa e invoca il riconoscimento autentico di un capolavoro italiano universalmente apprezzato. Scopri la magia di Area - Maledetti e riscopri un capolavoro italiano!

 «In Mass Mind» diverrà, nella sua incosciente grandezza, il manifesto di un nuovo genere, il gospel-punk.

 Ian è una macchina umana impazzita in cui confluiscono senza soluzione di continuità gli elementi più radicali della storia del rock & roll.

La recensione celebra 'In Mass Mind' dei Make-Up come un album iconico che fonde punk, gospel, funk e rhythm and blues in una miscela esplosiva. Ian Svenonius emerge come frontman carismatico e sovversivo, capace di superare i limiti della scena hardcore. L'album è definito manifesto di un nuovo genere, il gospel-punk, dal suono unico e provocatorio. La recensione sottolinea la potenza e la genialità del disco, evidenziandone l'importanza e la forza espressiva. Ascolta ora 'In Mass Mind' e scopri il gospel-punk più rivoluzionario!

 Cuckooland è una terra lontana senza case, senza persone, senza alberi, senza niente che non sia il niente.

 Se Cuckooland aveva bisogno di Robert Wyatt, Robert Wyatt aveva bisogno di Cuckooland.

La recensione descrive l'album Cuckooland di Robert Wyatt come un affascinante viaggio musicale in un mondo senza confini, popolato da strumenti vari e sonorità che oscillano tra jazz e post-rock. Wyatt emerge come il maestro ideale per guidare questa esperienza sonora immaginaria, ricca di fantasia e profondità. L'album viene apprezzato per la sua unicità e capacità di stimolare l'immaginazione musicale. Ascolta Cuckooland e lasciati trasportare in un mondo sonoro unico e affascinante.

 Purtroppo gli Stone, se proprio li devo criticare, non evidenziarono la loro passione per i Doors che ne avrebbe condizionato le successive composizioni.

 Evviva Core allora ed il rombante inizio Dead & Bloated: fresca nell’esposizione e nell’esordio della stessa band.

La recensione analizza Core, album di debutto degli Stone Temple Pilots, collocandolo con coerenza tra i pilastri del grunge americano del 1992. Pur riconoscendo influenze e citazioni esplicite da band come Nirvana e Alice In Chains, l'opera viene apprezzata per freschezza, potenza e classe nell'interpretazione. Viene evidenziata la difficoltà del gruppo nel farsi accettare come autentici attori della scena grunge, pur contribuendo significativamente al panorama musicale dell'epoca. Ascolta Core e riscopri l’essenza autentica del grunge americano.