"AncientFuture ha un senso solo se rapportato a OceanFire."

 "L'affogato non ha più paura o terrore, ma è solamente grato per la sua solitudine."

La recensione analizza 'AncientFuture' di Christopher Willits e Ryuichi Sakamoto come un'opera ambient che trascende sentimenti di dolore e rimpianto per approdare a una quiete meditativa. L'album è visto come complemento di 'OceanFire', offrendo un'intima esplorazione del presente attraverso un sound minimale e stratificato. La combinazione di pianoforte, synth e chitarra crea un'atmosfera contemplativa e sospesa nel tempo. Ascolta AncientFuture e immergiti in un viaggio sonoro profondo e meditativo.

 Il mare, le sue viscere rimestate dalla danza sconnessa di bordoni elettronici che si ricominciano dalle loro fini.

 Riuscire a piangere è una benedizione.

La recensione di Ocean Fire descrive un viaggio sonoro immersivo e poetico tra onde, ricordi e sensazioni intense. L'album fonde elettronica e strumentazione acustica per creare un'esperienza ambient ricca di contrasti e profondità emotiva. Il dialogo fra i suoni di Willits e Sakamoto evoca immagini di mari tempestosi e momenti di calma riflessiva, offrendo un ascolto coinvolgente e meditativo. Scopri Ocean Fire, un viaggio sonoro tra mare e emozioni profonde.

 ‘Faint’ è una Fenice che risorge ogni secondo dalle sue ceneri rinnovando impercettibilmente il piumaggio, un microcosmo in continuo divenire.

 Proviamo a isolare i segmenti delle ore, proviamo a spaccare in quattro i capelli dei minuti: quante cose, troppe cose…

La recensione di 'Faint' di Taylor Deupree evidenzia un lavoro sonoro delicato e in continua metamorfosi, arricchito da field recordings e atmosfere immersive. L'album è descritto come un microcosmo dinamico che riflette il tempo e la memoria. Le sonorità evocano un sottile equilibrio tra familiarità e novità, caratterizzate da un mood elegante e meditativo. Scopri l’intensità sonora e l’atmosfera unica di 'Faint' di Taylor Deupree.

 «Danzare è ricerca di sé, delle cose che neanche sospettiamo di agognare»

 «Danziamo, danziamo, altrimenti siamo perduti»

La recensione celebra l'album 360 Business/360 Bypass di Pan•American come una preziosa esperienza sonora che fonde dub, trip-hop e jazz con atmosfere volte a coinvolgere corpo, mente e cuore. Mark Nelson si distacca dai Labradford per creare un progetto che incarna l'espressività e la danza in ogni sua traccia. Il disco è descritto come un viaggio musicale che unisce eleganza, minimalismo e pulsazioni techno, invitando l'ascoltatore a danzare anche nelle difficoltà della vita. Ascolta ora 360 Business/360 Bypass e lasciati trasportare dalla danza sonora!

 “Somnium rialza clamorosamente le quotazioni dell’oramai trentenne Jacco, riuscendo ad essere probabilmente il miglior disco da lui fatto finora.”

 “La sensazione è quella di una colonna sonora di qualche film di fantascienza degli anni ’70, ma con un’anima malinconica quasi hippie.”

La recensione valuta positivamente Somnium, il terzo album di Jacco Gardner, sottolineandone la rinascita creativa e il distacco dalla formula precedentemente ripetitiva. Il disco strumentale si concentra sull'uso di synth analogici che evocano atmosfere anni '70 con una vena malinconica hippie. Vengono evidenziati i brani migliori e le influenze di artisti come Barrett, Air, Stereolab e Kraftwerk, posizionando Somnium tra le migliori produzioni psichedeliche recenti. Ascolta ora Somnium di Jacco Gardner e immergiti in un viaggio psichedelico anni '70.

 La posta in palio? Irrilevante. Il numero nel quale mi incasellerò? Insignificante. L’importante è rotolare.

 Sono schegge elettroniche che parlano tra loro in una lingua sbrecciata, criptica e intima: come gli schizzi delle onde che si infrangono sugli scogli.

La recensione celebra 'Anima' di Vladislav Delay come un album elettronico denso di atmosfere glitch, melodie delicate e riflessioni personali. L'ascolto si presenta come un viaggio intimo e senza una direzione fissa, caratterizzato da suoni avvolgenti e frammenti che dialogano tra loro. L'autore evoca suggestioni filosofiche e musicali, confrontando l'opera con lavori di Basinski ma sottolineandone la differenza nella composizione e nello spirito. Un'opera perfetta per chi cerca un ascolto profondo e meditativo. Scopri il mondo sonoro di Vladislav Delay con Anima, un viaggio elettronico da non perdere!

 Alzare il volume e chiudere la porta significa battagliare con una vertigo ultraterrena, lovecraftiana e non per scherzo.

 Qui non ci sono computer, gli armadi del professor Kayn sono posteri di quelli di Klaus Schulze e compagnia, non sono legati dalle catene del software.

Il disco di Roland Kayn rappresenta una posizione estrema e postuma della musica elettronica generata da macchine. Senza ritmi o melodie riconoscibili, il lavoro si estende per quasi 14 ore, evocando paesaggi sonori cosmici e inquietanti ispirati alla mitologia di Lovecraft. Curato da Jim O'Rourke, l'album incarna l'obiettivo di Kayn di lasciare alle macchine la piena libertà creativa, generando un'esperienza unica e ultraterrena. Esplora l'universo sonoro unico di Roland Kayn e lasciati trasportare oltre i confini musicali convenzionali.

 Questo behemoth consta di quattro sessioni di due ore ciascuna, per un ammontare finale dalla ripidissima durata di otto ore.

 Si ha l'impressione di scrutare meccanismi stranieri, non euclidei. Leggi e strutture inafferrabili.

La recensione analizza NTS Sessions di Autechre come un imponente e alieno monolite sonoro, caratterizzato da 8 ore di sperimentazione estrema e disgregazione progressiva del suono. L'opera rappresenta un'apice nel percorso del duo verso sonorità sempre più gassose, complesse e dominate da processi computerizzati. Nonostante alcune tracce meno efficaci, il lavoro contiene capolavori di musica elettronica sperimentale che confermano la maestria e l'originalità degli artisti. Consigliato a chi vuole immergersi in un universo sonoro unico e impegnativo. Scopri l'universo sonoro unico degli Autechre con NTS Sessions, preparati a un viaggio musicale senza precedenti.

 Volevate l'APOCALISSE? E allora eccola servita su vassoio d'argento con intarsi in blu cobalto e lussureggianti scene di caccia.

 Chi non monterebbe in groppa al meteorite dell’armageddon per punire l’umanità che ascolta questa merda?

La recensione di X-Factor Live Show #5 è una disamina ironica e sarcastica del programma e dei suoi concorrenti. Tra critiche pungenti e apprezzamenti selettivi, emergono la potenza di Anastasio nel rap e le debolezze di altri artisti. L'autore riflette inoltre sull'atmosfera trash del talent e sul contesto musicale italiano attuale. Scopri la recensione completa e immergiti nell’irriverente mondo di X-Factor!

 Chartier come Penelope fa e disfa la trama del sound.

 Rimaniamo noi: soli, immobili e senza peso.

La recensione descrive l'album 'Removed' di Richard Chartier come un'esperienza sonora immersiva, caratterizzata da minimalismo e silenzi densi. L'opera evoca sensazioni di sospensione emotiva e introspezione profonda, con un uso attento di riverberi e sonorità elettroniche che sfidano la tradizionale evoluzione musicale. Un ascolto che invita a esplorare il vuoto e la memoria frammentata, lasciando un'impressione duratura di quiete e riflessione. Scopri l'arte del silenzio con l'album Removed di Richard Chartier.

 Gli Area mi stupirono per l’ennesima volta.

 In questo disco si sentono perfettamente delle mancanze, ma è anche una nuova Ricerca musicale.

La recensione esplora in modo approfondito e appassionato l'album '1978: Gli dei se ne vanno gli arrabbiati restano' degli Area. Viene sottolineata la sperimentazione musicale, i repentini cambi di stile e l'intreccio strumentale unico. L'autore evidenzia le difficoltà affrontate dal gruppo e la ricerca innovativa presente nell'opera, invitando a un ascolto attento e coinvolgente. L'album viene consigliato come esperienza cognitiva e emotiva di rilievo nel panorama musicale italiano. Ascolta subito questo capolavoro degli Area e scopri la loro musica senza tempo!

 Lunga è la via che dall’inferno ascende alla luce, ma la sinfonia di un sintetico cielo stellato cala una fune e invita al viaggio.

 Space-dark ambient cinematografica e graffiata di pathos retrattile. Schulze e Kubrick annuiscono con riserva.

L'album Monolith di As Lonely as Dave Bowman, alias Sam Rosenthal, propone un viaggio intenso tra sonorità space-dark e atmosfere cinematiche. Il lavoro esplora temi di solitudine e isolamento, richiamando suggestioni da Schulze e Kubrick. Le sonorità elettroniche sono dense e controllate, con un pathos retrattile che accompagna l'ascoltatore in un corridoio sonoro di emozioni fredde e ipnotiche. Un'esperienza musicale coinvolgente che segna una nuova fase artistica per Rosenthal. Scopri l'intensità spaziale di Monolith, ascolta ora As Lonely as Dave Bowman!

 Quella voce. Roca, sgraziata, sguaiata, sensuale, profonda, evocativa, maleducata, lasciva, suadente. Torbida.

 Lotte le incide quelle canzoni. E vale la pena di procurarsi almeno qualcuno di quei dischi, per sapere come è che quelle canzoni andavano cantate.

La recensione racconta la vita e l’opera di Lotte Lenya, icona della musica teatrale di Kurt Weill. Attraverso un racconto coinvolgente si percorre il contesto culturale della Berlino degli anni '20 e l'esilio degli artisti in America. Il testo sottolinea l’importanza della voce unica di Lotte e delle canzoni che hanno attraversato epoche e generi, consigliando l’ascolto de "The Lotte Lenya Album" come testimonianza autentica. La recensione evidenzia anche il ruolo storico e artistico di Lenya oltre la sua celebre interpretazione cinematografica. Ascolta "The Lotte Lenya Album" per scoprire la storia autentica della voce ribelle di Weill.

 Un lungo buio corridoio, nere pareti lisce dove lasciar libera la mente inseguendo in lontananza gemiti di calde melodie.

 Una pista sospesa fra fluttuanti neri sospiri e melodie sotto le ali aperte di un nero angelo elettrico.

Crash_Reports di Suumhow è un album dark ambient intenso che guida l'ascoltatore in un viaggio sonoro tra ambienti oscuri e melodie aliene. L'ascolto evoca sensazioni claustrofobiche e misteriose con ritmi glitch e noise. La musica si evolve lentamente tra stanze metaforiche e una speranza musicale che emerge con dolcezza. Chi ama sonorità oscure e sperimentali troverà in questo lavoro un'esperienza coinvolgente e introspettiva. Ascolta Crash_Reports e immergiti nelle atmosfere oscure di Suumhow!

 Il richiamo di Saul viene infatti colto da un gigante della musica afro-americana, il sassofonista David Murray.

 Un disco originale e meritevole di prestarvi orecchio, per gli amanti del jazz e della contaminazione artistica.

Blues For Memo è un album che nasce come tributo al poeta Amiri Baraka, con la fusione del jazz sperimentale di David Murray e la slam poetry di Saul Williams. Il lavoro esplora temi sociali e politici della contemporaneità afro-americana. L'album si arricchisce di contaminazioni musicali rare e momenti strumentali toccanti, creando un progetto originale e significativo per gli appassionati del genere. La collaborazione rappresenta una sintesi innovativa che rende omaggio a figure chiave della cultura e musica jazz. Scopri l'originale fusione di jazz e poesia in Blues For Memo!

 Suoni liberi, dopo il semplice fluire potresti cercare quel momento, per me è stato magico.

 Semplici emozioni in questo dialogo fra elettronica umana e strumenti, ti fanno sentire a casa i sperimentali amichevoli abbracci.

La recensione descrive Raw Sick Uncut Wood di Laurel Halo come un viaggio emotivo e semplice, caratterizzato da sonorità fluide e delicate. L'ascolto richiama sensazioni di leggerezza e dialogo tra elettronica e strumenti acustici, con una forte componente femminile. Pur non essendo un album facile da definire, evoca un'atmosfera magica e intima. Scopri la magia di Laurel Halo e lasciati trasportare dalle sue emozioni sonore.

 "Enforcement", monolite fluttuante irradiante scariche radioattive, troneggia per quasi un quarto d’ora immobile, tra beat soffocanti, collassi nervosi e suoni taglienti come lame.

 "Basic Channel: musiche per corpi elettrici, musiche per nuovi percorsi neuronali, avanguardia."

BCD-2 di Basic Channel rappresenta l'apice della dub techno degli anni '90, con tracce estese e una struttura quasi da album. Il duo tedesco Moritz Von Oswald e Mark Ernestus propone una musica minimale, emotiva e rarefatta, puntando su groove meccanizzati e suoni curati nei dettagli. La compilation si divide idealmente in due parti, tra emotività e atmosfere spettrali, confermandosi un riferimento imprescindibile per la musica elettronica underground. Ascolta ora BCD-2 e scopri il cuore pulsante della dub techno anni '90!

 L’elettronica traspira e fluttua dalla strada cotta dal sole.

 Io sogno dal cavalcavia. Sogno di tutto, in quanto non c’è nulla.

La recensione descrive 'Sketches From Dust' di Paul Bradley come un'esperienza musicale immersiva e onirica, costituita da un unico brano di 40 minuti. L'atmosfera evoca paesaggi sonori ricchi di elettronica e chitarre, tra sensazioni di desolazione e sogno. L'ascolto è descritto come un viaggio suggestivo nel nulla che tutto contiene, con dettagli sonori vivi e palpabili. Un'opera che invita alla contemplazione e all'immersione totale. Ascolta 'Sketches From Dust' e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Un calvario, un rituale sacrificale, un'estenuante mattanza grondante sangue.

 La materia sonora viene trattata da Shackleton con una maestria ed un senso del dramma assoluti.

Fabric 55 di Shackleton rappresenta un punto di svolta nella carriera dell'artista, con un dj set che fonde dubstep tribale e atmosfere ambient rarefatte. Il lavoro è caratterizzato da percussioni ipnotiche e un senso drammatico intenso, creando un'esperienza sonora unica e rituale. Il disco si presenta come un capolavoro imprescindibile e un totem della musica elettronica degli anni 2000. Ascolta ora Fabric 55 di Shackleton e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 Il ruolo centrale, imperioso delle voci e dei cori e dove ogni singolo interprete si erge sugli altri padroneggiando una propria tecnica di canto peculiare.

 Lisa Gerrard... si presta alla collaborazione con il coro e a non cercare in nessun modo di snaturarne la forma originale.

L'album BooCheeMish unisce la tradizione del coro femminile bulgaro The Mystery of the Bulgarian Voices con la voce unica di Lisa Gerrard. La produzione si distingue per un approccio minimalista e acustico, valorizzando l'espressività corale. Pur non essendo un disco pop, l'opera attrae grazie alla sua ricercatezza e al rispetto della tradizione originale. Si segnala l'importanza storica del coro e la sua recente collaborazione con la 4AD Records. Ascolta BooCheeMish e scopri il potere delle voci bulgare inedite con Lisa Gerrard.