«Slow Walkin’Talk», registrata nel ‘68 durante la tournèe dei Soft Machine negli USA come spalla di Jimi Hendrix.

 «The Wind Of Changes» ci avvolge di allegria e speranza per un mondo migliore.

La recensione guida il lettore in un percorso lineare, quasi museale, attraverso l'album Flotsam Jetsam di Robert Wyatt. Vengono analizzate le tracce più significative e le collaborazioni con artisti come Jimi Hendrix e Gary Windo. Il commento sottolinea la cura del curatore Mike King e l'atmosfera eterogenea e sperimentale delle composizioni, confermando l'importanza storica e artistica del lavoro. Immergiti nell'universo musicale unico di Robert Wyatt con Flotsam Jetsam!

 Gli Stormy Six non sono mai stati al gioco di nessuno sia ideologicamente che musicalmente.

 Non ho trovato questo disco né retorico e né datato, vero è che molti testi appaiono oggi un po’ nostalgici, ma vivi, perché storici a testimonianza di vicende degli anni della guerra e quindi della resistenza.

La recensione analizza 'Un Concerto' degli Stormy Six, registrato dal vivo nel 1993 e pubblicato nel 1995, evidenziandone l'importanza storica e la fedeltà agli arrangiamenti originali. L'album unisce contenuti politici profondi con una musica che oscilla tra folk, rock progressivo e sperimentazione. Il disco mostra la capacità della band di rimanere autentica e innovativa, rifiutando compromessi ideologici e musicali. La recensione sottolinea il valore emozionale e culturale dell’opera, con testi vivi e coinvolgenti legati alla resistenza e ai temi sociali. Scopri l'energia autentica degli Stormy Six in questo imperdibile live storico!

 Questa grandiosa opera dello straordinario maestro sovietico... non fanno parte della storia del cinema, SONO, la storia del cinema.

 La scena della madre che rotola singhiozzando per la gradinata non ha eguali in bellezza e perfezione.

La recensione esalta Bronenosec Potemkin come il più grande film mai girato, sottolineando la sua struttura narrativa in cinque episodi, l'intensità emotiva delle scene e l'importanza storica. Si evidenzia la maestria di Ejzenstejn nell'uso del montaggio e delle immagini simboliche, specialmente nella celebre scena della scalinata di Odessa. Il film è definito pilastro fondamentale e irrinunciabile della storia del cinema. Scopri il capolavoro che ha cambiato il cinema: guarda Bronenosec Potemkin ora!

 Non basta cambiare nome e cognome, oppure la fotografia dal passaporto, per appropriarsi di una vita che non ci appartiene.

 Non siamo mai così poco liberi come quando tentiamo di recitare.

La recensione celebra Professione: Reporter di Michelangelo Antonioni come un capolavoro che esplora l'angoscia e la solitudine esistenziale del protagonista, interpretato da Jack Nicholson. Il film è un viaggio nel vuoto interiore e nell'impossibilità di assumersi una nuova identità. La regia, in particolare un lungo piano sequenza finale, è lodata per la sua audacia tecnica e poetica. Antonioni riflette sul senso del sé immerso in un mondo incomprensibile e distante. Scopri il capolavoro esistenziale di Antonioni e immergiti nel mistero di Professione: Reporter.

 E' un peccato che un film di tale spessore sia stato triturato per quasi quattro decenni.

 La tecnica è davvero magistrale, in alcuni punti anche meglio di geni come Kubrick, Welles, Murnau.

Soy Cuba è un film rivoluzionario girato negli anni '60, che racconta la complessa realtà cubana attraverso quattro episodi intensi e poetici. Iconico per la sua fotografia bianco e nero e riprese innovative, il film è stato riscoperto grazie all'interesse di registi come Scorsese. Una pellicola che combina impegno politico e poesia visiva, consigliata a chi ha una solida cultura cinematografica. Guarda Soy Cuba per scoprire un capolavoro nascosto e vivere la rivoluzione attraverso immagini indimenticabili.

 I personaggi restano prigionieri dei condizionamenti sociali, delle barriere imposte dal mondo esterno.

 Il pregio del film è dato dal movimento che sembra muovere questi personaggi, ma alla fine tutto ritorna a una situazione di fissità e immutevolezza.

Il film 'I Delfini' di Francesco Maselli offre un ritratto della piccola borghesia provinciale degli anni Sessanta, intrecciando storie di gioventù annoiata e intrappolata nelle rigide convenzioni sociali. Sebbene la regia e la fotografia in bianco e nero siano pregevoli, i personaggi risultano stereotipati e moralistici, limitando la profondità psicologica. Le atmosfere di staticità e noia dominano, sottolineate da una colonna sonora malinconica. L'opera riflette sulle difficoltà di evadere dagli schemi sociali e culturali, evocando analogie con altri grandi registi italiani. Scopri il ritratto amaro della borghesia anni '60 con 'I Delfini' di Maselli, un classico da vedere e riflettere.

 Aggressività rilasciata a piccole dosi (ma costanti) e strizzatine d’occhio alla pista da ballo (ma di un club alternativo).

 Doug McCarthy non canta, cioè non intona note, piuttosto declama, il suo è un parlato che si agita sullo sfondo elettronico.

Showtime, il terzo album dei Nitzer Ebb, propone un mix costante di aggressività vocale e percussioni elettroniche energiche, rappresentando un lavoro cardine nell’Electronic Body Music. Pur essendo essenziale e minimalista, l’album offre momenti degni di nota come "Lightning Man" e anticipa l’evoluzione di generi elettronici futuri. Il duo britannico ha lasciato un segno importante nella scena elettronica degli anni '80 e '90, pur non essendo un gruppo di primo piano. Scopri l’energia e la storia dell’EBM con Showtime dei Nitzer Ebb!

 A mio parere il capolavoro di questo disco è "Teenbeat Reprise" che presenta una batteria estremamente agile e una incredibile chitarra di Fred impegnata in un lungo assolo.

 La musica proposta comprende molti generi musicali e a tratti l'ascolto potrebbe risultare, per alcuni ascoltatori, leggermente angosciante e ostico.

Legend è il disco d'esordio degli Henry Cow, pubblicato nel 1973, noto per la sua sperimentazione e i numerosi generi musicali coinvolti. La recensione evidenzia la difficoltà di ascolto per alcuni brani molto improvvisati, ma apprezza anche momenti di grande bellezza e tecnica. Si sottolinea la qualità dei musicisti e la rilevanza storica del gruppo nella musica inglese d'avanguardia degli anni '70. Album consigliato a un pubblico di nicchia e appassionati di musica prog complessa. Scopri il capolavoro sperimentale degli Henry Cow ascoltando Legend!

 Gente che, pigliando per il culo niente meno che gli intoccabili Clash, cantava "Never Been In A Riot".

 "Beetroot", vale a dire: i Television sequestrati dalla loro polverosa dimora newyorkese e sballottati di colpo in un baraccio di provincia.

Questo debutto LP dei Mekons presenta un post-punk originale, ironico e impegnato, che fonde influenze da Wire, Fall e Gang Of Four. Il disco si caratterizza per un approccio caustico alla critica sociale senza cadere nello sloganismo. Caratterizzato da musicisti abili e tracce dal carattere variegato, l'album è un piccolo classico del rock sotterraneo britannico, capace di evocare stati d'animo e atmosfere autentiche con semplicità ed efficacia. Scopri l'ironia e il post-punk britannico con l'album cult dei Mekons!

 Amo alla follia la musica pop. Molti grandi compositori si ispirano al folk, io mi ispiro al pop.

 Nothing Can Stop Us può essere considerato un album positivo, che si lascia ascoltare piacevolmente senza strafare, ma anche senza passare inosservato.

Nothing Can Stop Us è una raccolta unica di Robert Wyatt che combina pop, jazz e folk con testi sociali intensi. L'album, pur fatto di b-sides e cover, mantiene una coesione notevole grazie a arrangiamenti creativi e una voce espressiva. Brani come Born Again Cretin e Strange Fruit spiccano per intensità e significato. L'opera riflette la complessità eclettica di Wyatt, offrendo un ascolto coinvolgente e mai banale. Ascolta ora Nothing Can Stop Us e immergiti nell'universo musicale unico di Robert Wyatt.

 «Cribbio. Mi consenta, questa canzone è fantastica»

 «Menomale che Silvio c’è è il grido disperato di un povero e giovane e intelligente uomo»

La recensione celebra l'album di Andrea Vantini come un inno appassionato alla libertà e un grido di speranza per l'Italia. La canzone 'Menomale che Silvio c'è' si distingue per il suo richiamo alla tradizione del bel canto italiano unito a un messaggio politico di sostegno a Silvio Berlusconi. Vantini è rappresentato come un giovane determinato a difendere i valori della libertà e della meritocrazia. L'album è consigliato a chi cerca un mix di musica classica e impegno sociale, con un approccio diretto e coinvolgente. Ascolta ora 'Menomale che Silvio c'è' e scopri un inno italiano alla libertà!

 "Non sentiamo il classico punk che ci trita epilettici accordi da combattimento, ma sentiamo sensibili arpeggi distorti e linee di basso così imponenti che non avere brividi è impossibile."

 "'Teenage Warning' è uno dei principali dischi di tutti i tempi, un lavoro così perfetto che non riesco a descriverlo con tante parole."

La recensione celebra 'Teenage Warning' degli Angelic Upstarts come un capolavoro del punk operaio anni Settanta, con sonorità aggressive ma curate. L'album si distingue per la sua carica emotiva e i messaggi sociali, rappresentati da brani intensi come 'We are the people' e 'Little Tower'. La voce di Mensi emerge per la sua autenticità e carica. Considerato un disco imprescindibile nel panorama punk. Ascolta ora 'Teenage Warning' e immergiti nel punk autentico degli Angelic Upstarts!

 Milva E Dintorni è un disco che non può mancare in una collezione fatta con criterio e attenzione alla varietà.

 "Alexander Platz" è un brano intenso con un momento di assoluta drammaticità interpretativa da parte di Milva.

L'album "Milva e dintorni" del 1982 rappresenta una collaborazione eccezionale tra Milva, Franco Battiato e Giusto Pio. Il disco, caratterizzato da atmosfere rarefatte e testi intensi, è un must per chi ama la musica italiana di qualità. Brani come "Alexander Platz" e "L'Aeroplano" evidenziano l'originalità musicale e la vocalità unica di Milva. Un lavoro apprezzato in Europa, uscito anche in tedesco e francese, che conferma la grandezza artistica della "pantera di Goro". Ascolta ora 'Milva e Dintorni' e scopri un capolavoro della musica italiana.

 "Come un canto subacqueo intonato da delfini sotto la superficie degli oceani."

 "Comicopera è un sofferto e faticoso processo di accettazione del Diverso, un messaggio di vero e sincero amore per il prossimo."

Comicopera di Robert Wyatt è un album intenso che unisce razionalità e sentimento, attraversando jazz, folk, blues e sperimentazione elettronica. Suddiviso in tre atti, esplora temi di accettazione, amore e impegno umano con una grande ricchezza emotiva. L'opera si distingue per la sua maturità artistica e la capacità di comunicare un messaggio di empatia in un mondo complesso. Un capolavoro che conferma Wyatt come figura chiave della musica d'autore e dell'avanguardia. Ascolta Comicopera e lasciati trasportare dall'intimità e dall'avanguardia di Robert Wyatt.

 Posso solo fare un'ipotesi su tale coinvolgimento spassionato - o morbosamente appassionato... fondamentalmente priva - e quindi, privi - di tutti gli elementi necessari al connubio artista/opera d’arte.

 E’ incredibile, e triste, quanto possa venire esaltato un pezzo del tutto privo di grazia quanto 'The Great Gig in the Sky', nel quale si sovrappone un goffo quanto anticreativo urlo femminile.

La recensione offre una visione fortemente critica su 'The Dark Side of the Moon', smontando la percezione comune di capolavoro musicale. L'autore considera l'album e i Pink Floyd come esempi di sperimentazioni inefficaci, con musica banale e priva di vera arte. L'opera viene associata a un fenomeno di culto più basato su idolatrie e miti che su reale valore artistico. Vengono evidenziati elementi musicali discutibili e un pubblico poco consapevole. Scopri una recensione fuori dal coro: leggi ora la critica completa!

 Un'esperienza sonora che cattura l'essenza più pura del punk hardcore.

 La compilation perfetta per chi vuole rivivere l'energia degli anni '80 con The Dicks.

La recensione celebra 'The Dicks - 1980-1986' come una raccolta fondamentale per gli appassionati di punk hardcore. Viene riconosciuta l'importanza storica e l'impatto sonoro della band, sottolineando la qualità e l'energia della musica presente. Il giudizio è entusiasta, con un punteggio massimo che evidenzia il valore del disco. Ascolta ora questa pietra miliare del punk e immergiti nell'energia degli anni '80!

 Questo bel polpettone è infarcito di una critica esageratamente e volontariamente gratuita nei confronti del fascismo.

 In conclusione, questo film è un’emerita porcata di propaganda proletaria.

La recensione critica il film Novecento di Bernardo Bertolucci, definendolo eccessivamente lungo e didascalico. Viene contestata la rappresentazione unilaterale e faziosa del fascismo rispetto agli altri schieramenti politici. Il recensore apprezza solo il cast internazionale e sottolinea l'assenza di oggettività nel racconto storico. La performance di De Niro viene inoltre considerata poco convincente. Scopri la nostra recensione completa e forma la tua opinione su Novecento!

 Ogni volta che mi avvicino alle musiche di questo disco rimango spesso coinvolto in una sensazione di dormiveglia, come se stessi vivendo un "incubo quieto".

 Shleep sembra propendere di più per la tranquillità, se non fosse per il finale breve e oscuro che lascia il disco senza una vera fine, un disco senza tempo.

Shleep è un album maturo e affascinante di Robert Wyatt che esplora sensazioni di dormiveglia e insonnia disturbata attraverso timbri musicali unici e atmosfere poetiche. Con collaborazioni di musicisti come Brian Eno e Phil Manzanera, il disco si distingue per un sound jazz contaminato da elementi psichedelici e free jazz. Ogni traccia presenta caratteristiche distintive, risultando in un’opera intricata e piena di riflessioni intime. La recensione lo definisce tra i migliori lavori di Wyatt, capace di rivelare novità ad ogni ascolto. Ascolta Shleep e lasciati trasportare in un viaggio musicale unico e emozionante.

 La mano di Fripp è evidente, nel bene e nel male; aveva aperto al gruppo nuovi orizzonti verso contaminazioni jazz-elettroniche.

 Un disco consigliatissimo, e non solo agli appassionati del genere, se non altro per la presenza della triade Fripp, Eno e Wyatt.

Il secondo e ultimo album dei Matching Mole, 'Little Red Record', fonde progressive rock e jazz con forti sfumature politiche. Il progetto coinvolge artisti di spicco come Robert Wyatt, Brian Eno e Robert Fripp. L'album si distingue per le sperimentazioni vocali di Wyatt e le contaminazioni elettroniche, in un'ideale suite musicale che rappresenta il cuore del Canterbury sound. Consigliato sia agli appassionati del genere sia a chi cerca musica d'avanguardia degli anni '70. Ascolta ora 'Little Red Record' e immergiti nel cuore del Canterbury sound!

 Un album prog che, pur non raggiungendo l'eccellenza, propone spunti interessanti e un approccio creativo.

 Måltid è un viaggio musicale per chi cerca sperimentazione e originalità nel panorama progressive.

La recensione di Måltid di Samla Mammas Manna mette in luce un album prog caratterizzato da sperimentazione e originalità. Pur non essendo un capolavoro unanimemente riconosciuto, l'opera si distingue per le sue idee fresche e la sua personalità. È un disco da ascoltare per gli appassionati del genere e della scena scandinava degli anni '70. Scopri l'originalità del prog anni '70 con Måltid di Samla Mammas Manna!