La posta in palio? Irrilevante. Il numero nel quale mi incasellerò? Insignificante. L’importante è rotolare.

 Sono schegge elettroniche che parlano tra loro in una lingua sbrecciata, criptica e intima: come gli schizzi delle onde che si infrangono sugli scogli.

La recensione celebra 'Anima' di Vladislav Delay come un album elettronico denso di atmosfere glitch, melodie delicate e riflessioni personali. L'ascolto si presenta come un viaggio intimo e senza una direzione fissa, caratterizzato da suoni avvolgenti e frammenti che dialogano tra loro. L'autore evoca suggestioni filosofiche e musicali, confrontando l'opera con lavori di Basinski ma sottolineandone la differenza nella composizione e nello spirito. Un'opera perfetta per chi cerca un ascolto profondo e meditativo. Scopri il mondo sonoro di Vladislav Delay con Anima, un viaggio elettronico da non perdere!

 Alzare il volume e chiudere la porta significa battagliare con una vertigo ultraterrena, lovecraftiana e non per scherzo.

 Qui non ci sono computer, gli armadi del professor Kayn sono posteri di quelli di Klaus Schulze e compagnia, non sono legati dalle catene del software.

Il disco di Roland Kayn rappresenta una posizione estrema e postuma della musica elettronica generata da macchine. Senza ritmi o melodie riconoscibili, il lavoro si estende per quasi 14 ore, evocando paesaggi sonori cosmici e inquietanti ispirati alla mitologia di Lovecraft. Curato da Jim O'Rourke, l'album incarna l'obiettivo di Kayn di lasciare alle macchine la piena libertà creativa, generando un'esperienza unica e ultraterrena. Esplora l'universo sonoro unico di Roland Kayn e lasciati trasportare oltre i confini musicali convenzionali.

 Questo behemoth consta di quattro sessioni di due ore ciascuna, per un ammontare finale dalla ripidissima durata di otto ore.

 Si ha l'impressione di scrutare meccanismi stranieri, non euclidei. Leggi e strutture inafferrabili.

La recensione analizza NTS Sessions di Autechre come un imponente e alieno monolite sonoro, caratterizzato da 8 ore di sperimentazione estrema e disgregazione progressiva del suono. L'opera rappresenta un'apice nel percorso del duo verso sonorità sempre più gassose, complesse e dominate da processi computerizzati. Nonostante alcune tracce meno efficaci, il lavoro contiene capolavori di musica elettronica sperimentale che confermano la maestria e l'originalità degli artisti. Consigliato a chi vuole immergersi in un universo sonoro unico e impegnativo. Scopri l'universo sonoro unico degli Autechre con NTS Sessions, preparati a un viaggio musicale senza precedenti.

 Chartier come Penelope fa e disfa la trama del sound.

 Rimaniamo noi: soli, immobili e senza peso.

La recensione descrive l'album 'Removed' di Richard Chartier come un'esperienza sonora immersiva, caratterizzata da minimalismo e silenzi densi. L'opera evoca sensazioni di sospensione emotiva e introspezione profonda, con un uso attento di riverberi e sonorità elettroniche che sfidano la tradizionale evoluzione musicale. Un ascolto che invita a esplorare il vuoto e la memoria frammentata, lasciando un'impressione duratura di quiete e riflessione. Scopri l'arte del silenzio con l'album Removed di Richard Chartier.

 Lunga è la via che dall’inferno ascende alla luce, ma la sinfonia di un sintetico cielo stellato cala una fune e invita al viaggio.

 Space-dark ambient cinematografica e graffiata di pathos retrattile. Schulze e Kubrick annuiscono con riserva.

L'album Monolith di As Lonely as Dave Bowman, alias Sam Rosenthal, propone un viaggio intenso tra sonorità space-dark e atmosfere cinematiche. Il lavoro esplora temi di solitudine e isolamento, richiamando suggestioni da Schulze e Kubrick. Le sonorità elettroniche sono dense e controllate, con un pathos retrattile che accompagna l'ascoltatore in un corridoio sonoro di emozioni fredde e ipnotiche. Un'esperienza musicale coinvolgente che segna una nuova fase artistica per Rosenthal. Scopri l'intensità spaziale di Monolith, ascolta ora As Lonely as Dave Bowman!

 Un lungo buio corridoio, nere pareti lisce dove lasciar libera la mente inseguendo in lontananza gemiti di calde melodie.

 Una pista sospesa fra fluttuanti neri sospiri e melodie sotto le ali aperte di un nero angelo elettrico.

Crash_Reports di Suumhow è un album dark ambient intenso che guida l'ascoltatore in un viaggio sonoro tra ambienti oscuri e melodie aliene. L'ascolto evoca sensazioni claustrofobiche e misteriose con ritmi glitch e noise. La musica si evolve lentamente tra stanze metaforiche e una speranza musicale che emerge con dolcezza. Chi ama sonorità oscure e sperimentali troverà in questo lavoro un'esperienza coinvolgente e introspettiva. Ascolta Crash_Reports e immergiti nelle atmosfere oscure di Suumhow!

 Suoni liberi, dopo il semplice fluire potresti cercare quel momento, per me è stato magico.

 Semplici emozioni in questo dialogo fra elettronica umana e strumenti, ti fanno sentire a casa i sperimentali amichevoli abbracci.

La recensione descrive Raw Sick Uncut Wood di Laurel Halo come un viaggio emotivo e semplice, caratterizzato da sonorità fluide e delicate. L'ascolto richiama sensazioni di leggerezza e dialogo tra elettronica e strumenti acustici, con una forte componente femminile. Pur non essendo un album facile da definire, evoca un'atmosfera magica e intima. Scopri la magia di Laurel Halo e lasciati trasportare dalle sue emozioni sonore.

 "Enforcement", monolite fluttuante irradiante scariche radioattive, troneggia per quasi un quarto d’ora immobile, tra beat soffocanti, collassi nervosi e suoni taglienti come lame.

 "Basic Channel: musiche per corpi elettrici, musiche per nuovi percorsi neuronali, avanguardia."

BCD-2 di Basic Channel rappresenta l'apice della dub techno degli anni '90, con tracce estese e una struttura quasi da album. Il duo tedesco Moritz Von Oswald e Mark Ernestus propone una musica minimale, emotiva e rarefatta, puntando su groove meccanizzati e suoni curati nei dettagli. La compilation si divide idealmente in due parti, tra emotività e atmosfere spettrali, confermandosi un riferimento imprescindibile per la musica elettronica underground. Ascolta ora BCD-2 e scopri il cuore pulsante della dub techno anni '90!

 L’elettronica traspira e fluttua dalla strada cotta dal sole.

 Io sogno dal cavalcavia. Sogno di tutto, in quanto non c’è nulla.

La recensione descrive 'Sketches From Dust' di Paul Bradley come un'esperienza musicale immersiva e onirica, costituita da un unico brano di 40 minuti. L'atmosfera evoca paesaggi sonori ricchi di elettronica e chitarre, tra sensazioni di desolazione e sogno. L'ascolto è descritto come un viaggio suggestivo nel nulla che tutto contiene, con dettagli sonori vivi e palpabili. Un'opera che invita alla contemplazione e all'immersione totale. Ascolta 'Sketches From Dust' e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 L’elettronica traspira e fluttua dalla strada cotta dal sole.

 Io sogno dal cavalcavia. Sogno di tutto, in quanto non c’è nulla.

La recensione descrive 'Sketches From Dust' di Paul Bradley come un'esperienza musicale immersiva e onirica, costituita da un unico brano di 40 minuti. L'atmosfera evoca paesaggi sonori ricchi di elettronica e chitarre, tra sensazioni di desolazione e sogno. L'ascolto è descritto come un viaggio suggestivo nel nulla che tutto contiene, con dettagli sonori vivi e palpabili. Un'opera che invita alla contemplazione e all'immersione totale. Ascolta 'Sketches From Dust' e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 Un calvario, un rituale sacrificale, un'estenuante mattanza grondante sangue.

 La materia sonora viene trattata da Shackleton con una maestria ed un senso del dramma assoluti.

Fabric 55 di Shackleton rappresenta un punto di svolta nella carriera dell'artista, con un dj set che fonde dubstep tribale e atmosfere ambient rarefatte. Il lavoro è caratterizzato da percussioni ipnotiche e un senso drammatico intenso, creando un'esperienza sonora unica e rituale. Il disco si presenta come un capolavoro imprescindibile e un totem della musica elettronica degli anni 2000. Ascolta ora Fabric 55 di Shackleton e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 E fra mille anni, il bacio solstiziale del sole sarà eterno.

 Elettronica brada e formicolante, opprimente e tentacolare.

La recensione celebra l'album 'From Within the Solar Cave' di Mnortham come un'esperienza elettroacustica intensa e oscura. Viene evidenziata una musica ambient che evoca immagini cosmiche, apocalittiche e sonore inquietanti, con un sound sferico e complesso. Il lavoro viene paragonato a Robert Rich, ma con un lato più feroce e sulfureo. L'album si presenta come un viaggio sonoro ipnotico ed evocativo, permeato da una forte componente drammatica e visiva. Ascolta 'From Within the Solar Cave' e immergiti in un’esperienza sonora unica.

 L’energia febbrile dell’arancione, la sua instabilità, la sua vividezza, il tono straripante dell’arancione.

 Ambient che non riempie nessuno spazio, ma piuttosto lo spazio subisce le secrezioni sonore; un sudore creativo, imprevedibile e arancione.

La recensione celebra l'album 'L'Orange L'Orange' di Gregg Kowalsky come un'esperienza sonora intensa e dinamica. L'autore evidenzia la vividezza e l'energia dell'album, con sintesi analogiche e ambientazioni cangianti. L'album viene descritto come un viaggio creativo e imprevedibile, capace di influenzare mente e corpo con le sue atmosfere luminose e profonde. Scopri l'universo sonoro intenso e vibrante di Gregg Kowalsky con L'Orange L'Orange!

 ‘Clone Of The Universe’ è ossequio sagace a tutto ciò che i californiani son stati e, con tutta probabilità, ancora saranno.

 Una vera e propria monumentale suite di 18 minuti dedicata alla percezione distorta, un continuo fluire di odori, pensieri ed illogicità.

La recensione esalta Clone Of The Universe dei Fu Manchu come un album che riporta l'essenza dello stoner rock con riff carichi di fuzz e atmosfere psichedeliche. La presenza di Alex Lifeson nella suite finale di 18 minuti conferisce un tocco epico e quasi sovrasensibile a un disco altrimenti classico. Il tono ironico rende la lettura divertente e coinvolgente, sottolineando la riconoscibilità e la coerenza stilistica della band californiana. Scopri il viaggio stoner dei Fu Manchu con Clone Of The Universe!

 Flavio Grosso aka Falloppio: "Il mio padrone è contento di fare l’orsetto ricchione".

 Il suo elfo domestico: "Vorrei essere liberato da Falloppio che non riconosco più".

L'intervista a Flavio Grosso, noto come Falloppio, ripercorre la storia delle Trombe di Falloppio, una band rock/metal demenziale di Torino. Attraverso un dialogo surreale con il suo 'elfo domestico', emerge l'evoluzione dell'artista dal rock goliardico al blues serio e riflessivo, passando per il suo romanzo 'Solo Andata'. L’atmosfera è giocosa, ironica e rivelatrice, con uno sguardo affettuoso sulla scena underground torinese e la trasformazione personale. Scopri la storia ironica e unica di Falloppio, leggendo l'intervista completa!

 Anton ha finalmente trovato la sua giusta dimensione e che gli permette di mantenere alto il suo livello di ispirazione artistica.

 Noi creiamo, ma non riproduciamo. Non vediamo nessun motivo per cui suonare la stessa cosa più volte quando potremmo fare della musica completamente nuova.

L'intervista con Ricky Maymi, fondatore dei Brian Jonestown Massacre, offre un approfondimento sul tour mondiale 2018, sulla produzione di due nuovi album di Anton Newcombe e sui numerosi progetti musicali di Maymi in Asia. Ricky condivide inoltre la storia della band, la sua visione creativa e alcuni suggerimenti musicali, rivelando un periodo di grande maturità artistica e fermento creativo. Scopri tutti i dettagli sul nuovo tour e i progetti di Ricky Maymi, leggi l’intervista completa ora!

 Ogni maledizione che accadeva nella polveriera del medioriente, diventava il nome di un suo disco.

 La ‘suite’ Ali Zarin è un tormento ipnotico di 45 minuti: una loop machine che accelera, decellera, muta nei suoi vincoli minimi.

La recensione esplora la figura di Bryn Jones, alias Muslimgauze, e il suo album postumo 'Ali Zarin'. Il lavoro è descritto come un tormento ipnotico di 45 minuti, immerso in ossessioni mediorientali e loop sonori. Pur meno incisivo di altre opere, il disco riflette la complessità di una carriera unica e schizofrenica, fatta di produzioni numerose e un impegno sociale velato. Un ascolto consigliato per chi cerca un'esperienza musicale fuori dagli schemi. Ascolta Ali Zarin e lasciati avvolgere dal suo ipnotico viaggio sonoro.

 Il libro è un lungo e appassionato colloquio/confronto a due con il figlio Folco.

 Forse mi è piaciuto perché è quello che, in fondo, io non ho mai avuto il coraggio o l’occasione di fare. Parlare davvero con mio padre.

La recensione riflette sull'incontro con il libro di Terzani, nato da un dialogo tra l'autore e il figlio Folco. L'opera esplora la vita, il giornalismo e le profonde riflessioni su spiritualità e morte. L'autore della recensione, inizialmente scettico verso le filosofie e confessioni religiose, apprezza il libro per la sua autenticità e intimità. Il testo rappresenta un invito sincero a parlare e confrontarsi con i propri affetti più cari. Scopri il toccante dialogo di Terzani e inizia il tuo confronto interiore.

 Sette veli mediorientali avvolgono l’arsenale di synths & samples di Rich.

 Speziati venti sintetici ed oasi inaspettate.

Seven Veils di Robert Rich è un album ambient ricco di influenze mediorientali, che fonde sapientemente synth e strumenti acustici in un tappeto sonoro raffinato e immersive. La musica evoca atmosfere tribali e fiabesche, creando un’esperienza sensoriale avvolgente e misteriosa. La recensione mette in luce l’abilità di Rich di nascondere l’elettronica dietro un velo evocativo e sostanzioso, ottenendo un risultato coinvolgente e inedito. Scopri l’incanto sonoro di Seven Veils e lasciati trasportare dal fascino mediorientale di Robert Rich.

 Un film totalmente epidermico, esperienziale, da vivere empaticamente.

 La forza del film vive proprio nei corpi di Elio e Oliver, nel loro sfiorarsi e prendersi con virulenza.

Chiamami col tuo nome è un film che racconta un'estate intensa tra due giovani, Elio e Oliver, immersi in un ambiente liberale e culturale del nord Italia. Sebbene la sceneggiatura sia semplice e alcune parti appaiano banali, l'opera si distingue per una fortissima componente sensoriale e visiva. La regia di Guadagnino riesce a trasmettere la dolcezza e la drammaticità di un primo amore con una cura estetica notevole. Il film parla più dei sentimenti universali che delle specificità dell'omosessualità, rendendolo un'esperienza emotiva e coinvolgente. Vivi anche tu l'intensa esperienza estetica e emotiva di 'Chiamami col tuo nome'.