La voce di Finnigan arriva dritta ai ricettori del cervello e non ne esce più: graffiante, sporca quanto basta, precisa, ma non troppo.

 Un disco probabilmente più soul che psichedelico, ma che vale assolutamente la pena di ascoltare per farsi un bel revival (che revival non è).

La recensione celebra il decennale lavoro dei Monophonics, evidenziando il loro stile soul-psichedelico ispirato agli anni '60 e '70. Particolare risalto viene dato alla voce graffiante e coinvolgente di Kelly Finnigan e agli arrangiamenti ricchi di influenze funk e Motown. L'album "Sound of Sinning" è descritto come un revival emozionante, con brani potenti e atmosfere vintage. Il disco è fortemente consigliato agli amanti del soul più autentico e delle produzioni dal sapore retrò. Scopri il fascino vintage dei Monophonics e immergiti in un soul psichedelico autentico!

 Un incontro inevitabile tra due realtà musicali con la stessa attitudine space rock e sperimentale, portata alle sue estreme conseguenze.

 Taste The Night è una vera e propria odissea nello spazio acida e minimale che ti fa camminare sui cornicioni di un grattacielo imbottito di acido.

La collaborazione tra The Imajinary Friends e Spectrum rappresenta un incontro inevitabile tra due realtà space rock e sperimentali. L'album del 1999, pubblicato da Space Age Recordings, unisce musica minimale, atmosfere aliene e influenze noise in un viaggio sonoro estremo. Le tracce riflettono lucidamente le diverse sessioni di registrazione tra USA e UK e evidenziano una chiusura perfetta del percorso creativo di entrambe le band. Scopri questo viaggio sonoro space rock e lasciati trasportare dall'album.

 Il disco appare ancora oggi come un oggetto alieno, qualcosa che supera ogni confine segnato dalla musica psichedelica e dallo space rock.

 Love Your Stereo Typewriter è puro kraut-rock selvaggio fino alla esplosione noise finale in cui il nastro si riavvolge e suona al contrario un disco dei Velvet Underground.

Lunchtime In Infinity dei The Imajinary Friends è un album psichedelico del 1994 divenuto un oggetto di culto per la scena di San Francisco. Combinando garage rock, space rock e avanguardia, il disco si distingue per suoni innovativi e atmosfere alterate. La produzione leggendaria di Grag Shaw e la lunga assenza di nuove uscite hanno alimentato il mito intorno alla band. L'album rimane un simbolo della sperimentazione sonora anni '90. Ascolta ora 'Lunchtime In Infinity' e immergiti nel psych rock senza tempo!

 "My white Bycicle fu insieme a See Emily play dei Floyd il grande inno psichedelico del 67."

 "Una folle sarabanda di suoni?... ViolinI e un sapore orchestrale che non ti aspetti... Favolose voci femminili che entrano e escono? Ok..."

La recensione celebra il progetto Aquarian Age e il singolo "10000 Words in a Cardboard Box" come un brillante esempio di psichedelia e sperimentazione musicale degli anni '60. Evidenzia l'importanza dei musicisti Twink e Junior Wood e il valore delle due versioni diverse del brano. Si apprezza l'atmosfera mistica e tribale, con riferimento alla scena underground e all'influenza di altri grandi artisti. Il testo viene descritto come visionario e coinvolgente. Ascolta ora questo cult psichedelico e scopri le due anime di Aquarian Age!

 Meglio tardi che mai, che “Petals from a sunflower” è un piccolo gioiello.

 “Sitting on a blunestone”, il grande capolavoro del disco, due minuti e trentanove di assoluta estasi, tra raga, purezza folkie e qualcosa che non so dire...

La recensione racconta la storia di Tales of Justine e del loro unico album 'Petals from a Sunflower', un piccolo gioiello psichedelico e folk pop. L'album, con sonorità delicate e bizzarre, emerge dopo anni di attesa come un classico nascosto. Si evidenziano brani chiave e atmosfere d'atmosfera vintage e solare, facendo dell'album un'esperienza unica e raffinata. Ascolta ora Petals from a Sunflower e scopri un classico psichedelico nascosto!

 Il loro saper miscelare suggestioni molto diverse all'interno dello stesso brano senza che l'ascolto risulti schizofrenico.

 Un sacco pieno di cose strane, tipo post rock scarnificato e salmodiante, che vira doom.

Jolly New Songs dei Trupa Trupa è un album che fonde psichedelia, post rock e shoegaze con grande abilità, creando atmosfere ipnotiche e suggestive. La band polacca si distingue per un suono raffinato e influenze anglosassoni, pur mantenendo un'identità originale. Alcuni brani sorprendono con aperture melodiche e contaminazioni di stili. Un lavoro di qualità che conferma la crescita del gruppo e invita a tenerlo d'occhio. L'unica critica riguarda la poca presenza di elementi musicali autoctoni. Ascolta Jolly New Songs e lasciati trasportare dalle atmosfere uniche dei Trupa Trupa!

 "La loro musica costituisce una solida certezza e un punto di riferimento che vi guiderà fedelmente nei vostri momenti di incertezza."

 "Dalle prime note di 'Kailash' riconosciamo immediatamente l'impronta del sound del gruppo di Philadelphia."

La recensione celebra l'album Volume 8 dei Bardo Pond, sottolineando come il disco mantenga la coerenza con l'identità psichedelica e meditativa del gruppo. Pur non essendo il loro miglior lavoro, l'opera rappresenta una conferma solida per gli appassionati e un punto di riferimento nel genere. Le tracce oscillano tra atmosfere space-rock e passaggi più acustici e riflessivi, culminando in una potente chiusura vocale e drone. Ascolta Volume 8 e lasciati trasportare nell'universo psichedelico di Bardo Pond!

 Chiunque abbia avuto la fortuna, olfattiva e papillare di venirne a contatto, non ha potuto che inginocchiarsi di fronte a cotanta arcaica forza della natura e a siffatta magnificenza.

 Una tra le Opere più magniloquenti che la civiltà umana abbia saputo creare: un'opera senza tempo, dal sapore millenario.

La recensione celebra Casu Marzu come un capolavoro della tradizione umana, un formaggio vivente che rappresenta una sapienza millenaria e un'opera d'arte naturale. Pur essendo una sfida per il palato e lo stomaco, l'opera è venerata da pochi appassionati che ne riconoscono il valore culturale e la forza espressiva senza tempo. Un'esperienza unica che va oltre i pregiudizi e l'oblio. Scopri l'affascinante mondo di Casu Marzu, un'esperienza gastronomica senza paragoni!

 "Se dopo averlo ascoltato non vi sentite tristi, senza speranza e umanamente provati e prostrati, che dire, forse è perché non lo avete ascoltato bene!"

 "Il canto religioso sembra davvero una delle principali fonti di ispirazione di questo disco."

L'album 'Happy New Year' degli Oneida è una composizione malinconica ma splendida, caratterizzata da canzoni ben arrangiate e un approccio rock classico. La musica trasmette una profonda tristezza con atmosfere quasi liturgiche, segnando una svolta umana rispetto ai lavori precedenti. Le tracce alternano momenti vivaci e meditativi, chiudendo con pezzi di grande intensità emotiva. Ascolta 'Happy New Year' e lasciati trasportare dalle sue emozioni intense.

 Don’t Get Lost è stato descritto dallo stesso Newcombe come una specie di folgorazione, un fulmine che gli ha attraversato il cervello da una parte all’altra.

 Il progetto BJM si fonda sulla unica personalità di Anton Newcombe, che realizza esattamente quello che intende fare con naturalezza e cognizione di causa.

Don’t Get Lost segna un nuovo equilibrio creativo per Anton Newcombe e i Brian Jonestown Massacre, caratterizzato da una psichedelia ipnotica e influenze kraut-rock. L’album è una fusione di atmosfere allucinate, groove e sperimentazioni sonore, con collaborazioni significative e la produzione in gran parte autonoma di Newcombe. Il lavoro rispecchia una maturità artistica, stabilità personale e forte inventiva. Scopri l’ipnotico viaggio sonoro di Don’t Get Lost dei Brian Jonestown Massacre!

 Stephen Lawrie ha sviluppato il concept in sei tracce tutte permeate da suggestioni spettrali e che si manifestano nella forma di litanie psichedeliche.

 Stone Tape è un disco concepito, scritto, registrato e prodotto dal solo Stephen Lawrie, voce dei fantasmi della nostra mente.

Stone Tape dei Telescopes è un album sperimentale e concettuale che esplora atmosfere spettrali ispirate alla Stone Tape Theory. Prodotto e realizzato da Stephen Lawrie, l'album si distingue per sonorità drone, noise e psichedeliche che evocano suggestioni astratte e post-industriali. Pubblicato in edizione limitata dalla Yard Press, Stone Tape incarna un progetto creativo libero e originale. Scopri Stone Tape e immergiti in un viaggio sonoro unico e sperimentale.

 "'As Light Return' consiste in una sapiente manipolazione degli spazi vuoti, con onde sonore cariche di fuzz, feedback e distorsioni che colpiscono dritte al cuore."

 "Lo shoegaze qui non c'entra niente, ma resta una componente emotiva che si esprime anche nelle composizioni più oscure e rumoriste."

La recensione evidenzia 'As Light Return' dei Telescopes come un album di noise rock consapevole e raffinato, lontano da semplici sperimentazioni. Stephen Lawrie e la sua band dimostrano padronanza sonora e creano brani che bilanciano emozione e avanguardia. Il disco viene paragonato alle atmosfere di Jesus and Mary Chain e Brian Jonestown Massacre, con riferimenti a momenti iconici di musica alternativa. Scopri l'avanguardia sonora dei Telescopes con 'As Light Return'!

 Nessun gruppo... si è spinto così oltre in ogni senso possibile.

 Un invito cui sono richiamate anche le etichette discografiche e una scelta ancora una volta riuscita.

Polygondwanaland ha consacrato il 2017 come l'anno dei King Gizzard & The Lizard Wizard, grazie a un album innovativo e audace. Pubblicato gratuitamente, mescola psichedelia, sperimentazioni microtonali e un flusso continuo di tracce. La band australiana dimostra una grande consapevolezza e abilità artistica, offrendo un lavoro solido e creativo che rinnova il genere. Ascolta gratis Polygondwanaland e scopri l'innovazione psichedelica!

 “Memory...” ha la solidità concettuale di un disco scritto con calma e ispirazione.

 Il lavoro di arrangiamento è encomiabile, soprattutto gli archi, come nella fragile “The Fool”.

Memory Of A Cut Off Head è il side project folk degli OCS, guidati da John Dwyer, noto per gli Ohsees. L'album si distingue per arrangiamenti ricchi e una varietà di stili, dal country rock al glitch analogico, con collaborazioni di Brigid Dawson e Mikal Cronin. Nonostante qualche eco a Bowie e momenti più statici, l'opera risulta un piacevole esperimento musicale, solido e ispirato. Ascolta ora Memory Of A Cut Off Head e scopri il lato folk di John Dwyer!

 La dissoluzione, la distruzione del sé è il primo principio della nostra musica...

 Alzate al massimo il volume, premete play, chiudete gli occhi e cominciate a scomparire...

IIIrd Gatekeeper è il terzo album degli Skullflower, capitanati da Matthew Bower, che propone un noise psichedelico brutale e rituale. Il disco si caratterizza per un sound ripetitivo e ipnotico, con chitarre distorte, basso potente e ritmi tribali. L'opera richiama influenze dai primi Jesus And The Mary Chain, Swans e un tocco di King Crimson. Un'esperienza sonora che trascina l'ascoltatore in uno stato di dissoluzione del sé. Ascolta IIIrd Gatekeeper e immergiti nell'abisso sonoro degli Skullflower!

 È psichedelia che farebbe felice tanta gente nel rock, dove troppo spesso per andare avanti sembra ci sia l’obbligo di guardare indietro saccheggiando a quattro mani e loro lo fanno bene.

 It feels like I’m floating in the warm sea - non lo cantavano loro, ma rende l’idea.

Float Along - Fill Your Lungs di King Gizzard & The Lizard Wizard è un album che unisce psichedelia, garage e surf rock in un sound fresco e vivace. Il disco, uscito nel 2013, rappresenta una delle migliori proposte della band, con un mix di tecniche e atmosfere originali. Nonostante la prolificità del gruppo che spesso sovraccarica l'ascoltatore, questo lavoro mantiene qualità e coerenza, risultando piacevole e consigliato agli amanti del rock psichedelico. Tra i brani spiccano momenti melodici ricchi di riverberi e sonorità etniche. Ascolta Float Along - Fill Your Lungs e lascia che la psichedelia ti avvolga!

 "Un lo-fi che è pulviscolo di miele, giovini cori che creano i fasci di luce."

 "Un pop delle percezioni amplificate, una ingenua ed accogliente sperimentazione che funziona non poco."

La recensione di 'Dang' di Eola esalta un album lo-fi che unisce folk, blues, gospel e psichedelia in un esperimento musicale accogliente e suggestivo. La musica è descritta come 'pulviscolo di miele', con cori giovanili e influenze varie che creano un'atmosfera naturale e avvolgente. L'opera è apprezzata per la sua capacità di evocare immagini e sensazioni di bosco e luce, offrendo una esperienza d'ascolto unica e raffinata. Ascolta 'Dang' di Eola e immergiti in un viaggio sonoro originale e avvolgente.

 Fondamentalmente i Gluts nascono da un’urgenza, una necessità più di pancia che di testa.

 Quando scriviamo il fattore emotivo è determinante, quindi forse il noise accompagna semplicemente le nostre emozioni.

La recensione presenta un’intervista esclusiva ai The Gluts, band milanese impegnata nel panorama neo-psichedelico. Riflette sul loro background post-punk e sull’influenza di band storiche come Joy Division. Si approfondisce il ruolo dell’etichetta Fuzz Club Records e il valore emotivo del loro disco Estasi, oltre agli sviluppi futuri tra tour e nuovi brani. Ascolta Estasi e scopri il mondo sonoro dei The Gluts!

 Musica elettronica necrofila, sadomaso, sporcacciona, un porno naif!

 Quando si conclude lascia un tentatore retrogusto da glutammato monosodico, e la tentazione di un nuovo ascolto è tanta.

L'album 'Ultima II Massage' di Tobacco si presenta come un'opera di elettronica oscura e sporcata, ricca di synth e campionamenti anni '80. Con atmosfere che oscillano tra la psichedelia e il suono harsh indie, il disco si distingue per la sua originale produzione e qualità costante in tutti i 16 brani. La recensione evidenzia l'equilibrio tra un sound potente e la capacità di mantenere alto l'interesse, con spunti che richiamano artisti come Beck e Boards of Canada. Consigliato agli amanti delle sonorità sperimentali e retro-futuristiche. Ascolta 'Ultima II Massage' e lasciati travolgere dall'elettronica sporca e psichedelica di Tobacco!

 Perché non me ne canti una? Così lui cantò Moonlight Drive, e quando ne ebbi ascoltato le prime quattro frasi, dissi Urca, questo è il più bel testo che abbia mai sentito per una canzone rock’n’roll.

 La doppietta The Doors/Strange Days del 1967 ha pochi eguali nella storia del Rock.

La recensione celebra 'Strange Days' dei The Doors come un album fondamentale del rock psichedelico del 1967, sottolineandone la profondità artistica e le atmosfere cupe. L'autore racconta la genesi delle canzoni, il contributo di Jim Morrison e il valore rivoluzionario del disco, giunto al suo 50° anniversario con una deluxe edition ricca di dettagli. La copertina e la produzione artistica sono raccontate con passione, evidenziando il contesto storico e culturale dell'epoca. Scopri la magia psichedelica di Strange Days e rivivi il mito dei The Doors oggi stesso!