Una sorta di ibrido tra Quella vecchia locanda e il Museo Rosenbach: più strumentale che cantato, esecuzioni – e registrazione – impeccabili.

 La sensazione per l’ascoltatore che la collocazione dei paesaggi evocati risieda davvero fuori dal tempo e da qualunque cartina geografica.

La recensione celebra 'Il Paese dei Balocchi', unico album omonimo della band, come un capolavoro di progressive italiano anni '70. Nonostante la scarsa fortuna commerciale, il disco si distingue per la fusione originale di filosofia e onirismo in un concept album ben eseguito e registrato, con influenze di grandi capofila britannici. Propone un ascolto dedicato e appassionato, premiando la sensibilità dell'ascoltatore attento. Scopri l’unicità del progressive italiano con l’ascolto di 'Il Paese dei Balocchi'!

 Quel dolore esistenziale che traspare come marchio di fabbrica dalle migliori corde (vocali) di Oldham.

 C’è una cosa che noi faremo mai, Will. Perdere uno solo dei tuoi album.

Superwolf, la collaborazione tra Bonnie 'Prince' Billy e Matt Sweeney, torna a esplorare temi oscuri come la morte, il rimpianto e il destino con testi poetici e una strumentazione intensa. La recensione sottolinea la profondità emotiva e la qualità artistica dell'album, elogiando la voce incrinata di Oldham e i contributi elettrici di Sweeney. Un disco che lascia il segno, definito un capolavoro da cinque stelle. Scopri l’intensità di Superwolf, un album da non perdere.

 La cazzonaggine e la solarità dei Supergrass sembrano ormai lasciate definitivamente alle spalle per un approccio più meditato, riflessivo e intimo.

 La struggente tensione della conclusiva 'Fin' nel suo commovente minimalismo vale l'intero e strabordante ultimo disco dei Coldplay.

Road To Rouen rappresenta un punto di svolta per i Supergrass, che abbandonano il punk pop leggero per abbracciare uno stile più maturo, malinconico e intimo. L'album evoca atmosfere rock anni '70 e si distacca dalle sonorità giovanili precedenti, proponendo solo 9 brani dalla produzione curata. Pur perdendo ironia e spensieratezza, il disco offre momenti di grande intensità emotiva, in particolare con la traccia finale 'Fin'. Scopri il viaggio intimo e maturo dei Supergrass con Road To Rouen!

 "una bastardizzazione di quello che amo"

 "Romanticism implies nostalgia for damaged goods. Music is heightened nostalgia"

Il live di Brad Mehldau a Tokyo del 2003 è un'intensa esperienza jazz, dove il pianista americano reinterpreta classici con abilità e passione. La performance mostra un sound raffinato, capace di emozionare e coinvolgere il pubblico giapponese. La scaletta variegata spazia da Nick Drake ai Radiohead, passando per Cole Porter e Gershwin, regalando un viaggio musicale intenso e personale. Ascolta l’intenso live di Brad Mehldau per un viaggio nel jazz autentico.

 "Meshell fonde, non confonde, musiche e anime, lasciando che ogni singolo apporto mantenga riconoscibilità."

 "Un disco semplice e sofisticato insieme, capace di creare il desiderio di immergersi ancora in nuovi ascolti senza sosta."

L'album 'Meshell Ndegeocello Presents: The Spirit Music Jamia - Dance Of The Infidel' è un raffinato esempio di jazz-fusion che unisce diversi generi in un viaggio sonoro elegante e coinvolgente. Con la guida artistica di Meshell e la partecipazione di musicisti di grande spessore, il disco riesce a valorizzare ogni contributo individuale. La varietà dei suoni, da tocchi etnici a momenti blues, crea un equilibrio sofisticato che affascina e spinge all'ascolto continuo. Scopri l'eleganza e la ricchezza sonora di Meshell Ndegeocello in questo viaggio jazz unico!

 "Attraverso le più graffianti sensazioni elettroniche, Hütter e compagni parlano dell’ormai generalizzata rivoluzione tecnologica di inizio anni ‘80."

 "Il computer risucchia nel vortice dell’estenuazione il sentimento, e ne fa nutrimento compiaciuto: l’intima essenza umana muore."

La recensione esamina l'album Computer World dei Kraftwerk, evidenziandone l'innovazione formale e contenutistica del 1981. Il disco è descritto come una musica meta-tecnologica che parla della tecnologia attraverso la tecnologia stessa, riflettendo sulla rivoluzione digitale e sull'alienazione dell'individuo. Le tracce più emblematiche, come 'Computer Love', mostrano come la musica e la tecnologia si fondano in un ciclo autoreferenziale, proponendo una prospettiva critica e innovativa sull'era informatica. Scopri l'innovazione elettronica e il mito di Kraftwerk in Computer World!

 Una voce fuori dal comune che scava la fossa per le vostre lunghe ed insonni notti.

 Questo disco è immenso, maledettamente inquietante, apocalittico, classicheggiante, è tutto quello che si desidera nei momenti di rabbia.

La recensione celebra l'album 'Consider The Birds' di Wovenhand come un lavoro apocalittico e maledettamente inquietante, con la voce intensa di David Eugene Edwards che attraversa atmosfere oscure e suggestive. L'autore esprime un forte coinvolgimento emotivo, consigliandolo a chi cerca un'esperienza musicale profonda e fuori dal comune. Ascolta 'Consider The Birds' e immergiti in un viaggio musicale unico e oscuro.

 "Bravo Stef, Manuel Agnelli, Marta Collica, Cesare Basile... tutti fior fior di musicisti che si sono messi insieme per suonare con gli amici."

 "Qui le canzoni sono di tutti, ognuno canta o suona quelle degli altri facendole proprie con passione e rispetto."

La recensione celebra il concerto live di Songs With Other Strangers a Brescia, evidenziando il carisma di Stef Kamil Carlens e l’unione di musicisti di talento. L’evento viene descritto come una serata di pura amicizia e passione musicale nonostante le dimensioni ridotte del palco. Le interpretazioni variano in intensità, con qualche critica alla voce di Marta Collica, ma la magia del progetto risiede nell’incontro tra artisti e nel rispetto reciproco. Scopri l’energia unica di Songs With Other Strangers dal vivo!

 È musica di qualità, polivalente, buona per ballare in modo intelligente ed anche d’atmosfera.

 La coerenza di Gallagher comunque andrebbe premiata; gli sforzi del suo team meriterebbero maggiore fortuna.

La recensione celebra l’album del 2003 di Two Banks of Four come uno dei migliori ascolti del 2004, sottolineando la qualità e coerenza del progetto guidato da Rob Gallagher. L’album fonde acid jazz e nu jazz con forte ispirazione spiritual jazz degli anni ‘60 e ‘70, offrendo un perfetto equilibrio tra ritmi coinvolgenti e atmosfere riflessive. La musica è descritta come energica, calda e coinvolgente, meritevole di maggiore fortuna nella scena contemporanea. Ascolta Three Street Worlds e lasciati avvolgere dal miglior jazz londinese!

 Ci sono persone che hanno talento e intelligenza, eppure se ne fottono.

 Sono molto affezionato a "I Love Total Destruction" perché c’è dentro molto della persona che me l’ha regalato.

I Love Total Destruction è il quinto album di The Nectarine No. 9, un gruppo scozzese noto per un rock sperimentale e obliquo. L'album si distingue per l'uso innovativo di strumenti come il fuzz clarinet e atmosfere nebbiose che richiamano Velvet Underground, Zappa e Beefheart. La recensione evidenzia il talento e il coraggio artistico della band, sottolineando l'originalità e l'intelligenza dietro ogni traccia. Un lavoro apprezzato per la sua capacità di unire melodia e sperimentazione senza scadere in cliché. Scopri l’alchimia sonora di The Nectarine No. 9 con I Love Total Destruction!

 Non c'era una certa giustizia nel rock'n'roll prima dell'ondata di finto garage rock preconfezionato.

 "Accelerator" è forse il post party, le canzoni sanno spesso di "amarone", strade polverose e materassi macchiati di vino o altro.

La recensione esalta 'Accelerator' dei Royal Trux come un album sincero che incarna il vero spirito del garage rock, lontano dalla moda e dal commerciale. Jennifer Herrema e Neil Hagerty fondono blues, rock anni ’70 e noise con un'attitudine ribelle e imperfetta. L'album è descritto come un mix coinvolgente e caotico, capace di evocare atmosfere intense e autentiche. Nonostante le difficoltà, la band rimane un simbolo di integrità artistica nel panorama musicale. Ascolta 'Accelerator' e riscopri il vero spirito del rock ribelle.

 "IO HO SENTITO IL TOCCO DI DIO"

 "10 canzoni, 10 pietre miliari, 10 sigilli."

La recensione celebra 'The Fat Of The Land' dei Prodigy come un album rivoluzionario e vibrante, capace di generare forti emozioni. L'autore evidenzia l'impatto energetico e innovativo del disco, definendolo un classico con pezzi indimenticabili come 'Smack My Bitch Up' e 'Firestarter'. Il lavoro è descritto come una nuova esperienza sonora che ha segnato un'epoca nel panorama musicale degli anni '90. Ascolta subito questo iconico album e lasciati travolgere dall'energia dei Prodigy!

 La voce sale dalle viscere eppure è delicatissima anche dove è uno strumento potente, ora urlante ora sussurrata.

 Il viaggio verso Tori, è uno splendido viaggio senza ritorno...

La recensione esamina Boys For Pele, il terzo album di Tori Amos pubblicato nel 1996, definendolo un lavoro complesso e vario che riflette il genio creativo della cantautrice. Nonostante l’apparente dispersione, il disco è caratterizzato da un intenso virtuosismo pianistico e vocale, che esprime emozioni profonde e tematiche femminili. L’opera segna una svolta artistica e prepara la strada ai lavori successivi più bilanciati. Consigliato a un ascolto attento per apprezzarne la ricchezza sonora e sentimentale. Ascolta Boys For Pele e lasciati avvolgere dall’arte unica di Tori Amos.

 Questi fanno paura davvero.

 ‘D.A.M.N’ è strano, è un oggetto di culto: la qualità di registrazione è molto grezza e nonostante questo, il suono è complessivamente più amplificato, sembra quasi che da un momento all’altro le casse possano esplodere.

La recensione celebra 'D.A.M.N.' dei Greenmachine come un caposaldo del metal estremo giapponese. L'album, uscito nel 1996, si distingue per il suo sound brutale, la qualità grezza ed un'eccentricità unica. I riferimenti a Cathedral e Entombed ne sottolineano le influenze. Pur essendo datato, mantiene una potenza dirompente e un fascino di culto. Scopri perché D.A.M.N. dei Greenmachine è diventato un cult del metal estremo!

 Quel suono così old school, così New York ma non Fifth Avenue bensì Soho, Tribeca, Village...

 Un disco che ti rimane scolpito nella memoria, puoi recensirlo anche se lo hai scordato in garage.

La recensione racconta in modo personale e coinvolgente l’esperienza nell’ascoltare Black Cherry degli Organic Grooves, album capace di evocare atmosfere urbane di New York e sensazioni profonde. Le tracce si imprimono nella memoria grazie a un perfetto mix tra suoni old school ed elettronica sofisticata. Nonostante le difficoltà pratiche, l’effetto del disco resta vivo e vibrante nell’animo dell’ascoltatore. Immergiti nelle sonorità di Black Cherry e lasciati trasportare dalle sue vibrazioni urbane.

 Davvero un ottimo lavoro. Bisognerà conoscere meglio Nicola Conte se gente come Koop, Thievery Corporation, Kyoto Jazz Massive, Nuspirit Helsinki si prende la briga di rivisitare così bene i suoi 'Jet Sounds'.

 Che nostalgia, che voglia di rivisitare tutto e ricominciare.

La recensione celebra Jet Sounds Revisited di Nicola Conte come un lavoro raffinato e nostalgico. L'autore sottolinea la qualità delle collaborazioni internazionali e l'orgoglio per la scena musicale italiana. L'album, grazie a influenze lounge e jazz, evoca sensazioni di dolce vita e atmosfere vintage. Un disco che invita a riscoprire il piacere dell'ascolto facile e sofisticato. Scopri anche tu le vibrazioni sofisticate di Jet Sounds Revisited!

 Grandissimi. Con break quasi zappiani, senza mai diventare così pesanti. Adrenalina.

 Non si può cambiare il passato. Il tempo è fermo. Non succede nulla, fumiamoci sopra.

La recensione esalta 'Worst Case Scenario' come vero capolavoro dei dEUS, sottolineandone la freschezza, il mix di sperimentazione e pop, l’importanza storica per l’indie europeo. L'autore analizza con entusiasmo i pezzi simbolo e lo stile unico della band, invitando anche i non fan ad ascoltarlo. Scopri o riscopri questo capolavoro: ascolta subito Worst Case Scenario dei dEUS!

 Nirvana, Screaming Trees e Kyuss riuniti in una Band: il risultato è il miglior rock degli ultimi anni, senza alcun dubbio!

 Sono dei musicisti con le palle e guai a lasciarsi sfuggire uno solo dei loro concerti.

La recensione celebra un concerto memorabile dei Queens of the Stone Age a Berlino nel 2002. L'autore descrive con entusiasmo la presenza di musicisti d'eccezione e una scaletta ricca. Emerge l'energia del pubblico e la qualità tecnica della band, pizzicata anche da improvvisazioni sorprendenti. Un live imperdibile per ogni appassionato di rock. Scopri perché questo concerto è entrato nella leggenda: leggi la recensione completa!

 Più lo ascolti e più ti piace.

 "One By One", purtroppo ancora una volta, non raggiunge i livelli del mitico e lontano esordio "Foo Fighters" del 1995.

La recensione analizza One By One dei Foo Fighters, evidenziandone il distacco dal grunge in favore di sonorità indie rock. Pur non raggiungendo i fasti dell’esordio, l’album cresce con l’ascolto, grazie anche a influenze esterne e brani di spicco come All My Life e Come Back. Punti deboli: mastering rivedibile e alcune tracce meno ispirate. Nota di merito per il DVD Limited Edition. Scopri cosa rende One By One un album da rivalutare: ascoltalo e lasciati sorprendere!

 Conta solo accomodarsi sul divano, sotto una coperta, chiudere gli occhi e viaggiare con la musica nei loro sogni.

 La loro musica è così, o ti piace e ne vai golosamente matto, oppure non ti piace e non ti piacerà mai.

La recensione esalta 'It's a Love Cult' dei Motorpsycho, sottolineando la straordinaria capacità della band norvegese di fondere generi diversi come funk, jazz, blues, punk e rock. Considerati tra le eccellenze europee, i Motorpsycho sono celebrati per la loro costante sperimentazione e il loro umile spirito creativo. L'album viene descritto come un viaggio musicale senza confini, ideale per chi ama lasciarsi trasportare dalle emozioni. Scopri il viaggio musicale unico dei Motorpsycho con It's a Love Cult!